Uccise lentamente la bimba di 18 mesi della compagna. Gabriel Marincat è atteso in carcere

Como. Gabriel Robert Marincat, 26enne di origini romene, ha picchiato e seviziato la piccola Sharon, figlia della compagna. Per lui una pena gravissima.

Gabriel Marincat
Gabriel Marincat/Facebook

L’ha brutalmente picchiata e seviziata, Gabriel Robert Marincat. Questa la triste sorte della piccola Sharon, 18 mesi, figlia della compagna del cittadino di origini romene. Il terribile evento è accaduto l’11 gennaio scorso, all’interno di un appartamento di Cabiate, nella provincia di Como.

Sharon purtroppo non è sopravvissuta alle torture di Gabriel Marincat. La bimba è morta senza potersi difendere a causa della sua giovanissima età, sottoposta alle angherie dell’uomo. Quel terribile giorno, la madre di Sharon era al lavoro. Marincat era da solo a casa con la piccola. Gli accertamenti sul cadavere della piccola Sharon e l’autopsia hanno dimostrato come la bimba fosse stata brutalmente picchiata e seviziata dall’uomo.

Inizialmente, Marincat aveva sostenuto che Sharon fosse morta per uno sfortunato incidente domestico. Nessuno si aspettava che l’orco avesse scientemente ucciso con le sue mani una bambina indifesa. Qualche mese dopo, la raccapricciante sorpresa. Gabriel Robert Marincat ha confessato di aver ucciso Sharon intenzionalmente, ribadendo tale confessione anche in aula. Il criminale non ha aggiunto altri dettagli a questa vicenda che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana.

La Corte d’Assise di Como ha dunque condannato Marincat all’ergastolo per l’omicidio della piccola Sharon. Il giudice ha inoltre condannato l’uomo a risarcire il danno. È stata fissata una provvisionale di 200mila euro in favore della mamma di Sharon, oltre ad una provvisionale di 50mila euro in favore del padre. Nella sua requisitoria, la pm Antonia Pavan aveva da subito chiesto l’ergastolo per il reato commesso da Marincat. Dal canto suo, la difesa ha contestato la decisione espressa dalla Corte di rifiutare la richiesta di perizia psichiatrica sull’uomo. La difesa ha inoltre già annunciato che farà ricorso in appello.

Non è il primo caso di agghiaccianti violenze ai danni di bambini indifesi nel territorio italiano. Nel giugno del 2019, Iolanda Passariello, di soli 8 mesi, è stata soffocata nel sonno dai suoi genitori nella provincia di Salerno.

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