“Su oltre 130 mila decessi, solo 3 mila sono morti di Covid”, dice ora l’Istituto Superiore di Sanità

Il nuovo rapporto dell’istituto Superiore della Sanità fa chiarezza su tutti i decessi registrati da inizio emergenza ad oggi.

Getty Immages/Alberto Pizzoli

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 3882 unità. Da ieri 39 morti e 3861 guariti.  I casi attualmente positivi scendono a 73.729, -21 rispetto a ieri. I ricoverati salgono a 2443, + 4 unità mentre in terapia intensiva 343 assistiti,  -13 da ieri.

Covid: confusione sul numero di morti

Da mesi, ogni giorno, contiamo nuovi morti correlati al Covid. Li consideriamo morti di Covid a tutti gli effetti. Ma l’Istituto Superiore della Sanità – ISS – dopo quasi due anni di pandemia, ci informa che non è così. L’ultimo rapporto dell’ISS – che non veniva aggiornato da luglio – comunica che dalla fine di febbraio 2020 ad oggi, esaminando un campione statistico di cartelle cliniche di pazienti deceduti, su 130.468 decessi solo il 2,9% sono riconducibili direttamente al Covid. In pratica su 130.468 soggetti, solo 3783 – secondo gli esperti – sono morti a causa del Covid. Tutti gli altri – hanno precisato gli scienziati dell’Istituto Superiore della Sanità – sono morti con il Covid ma non a causa del virus in quanto avevano già da una a cinque patologie pregresse.

Da quanto emerge dal rapporto dell’Iss il 67.7% dei pazienti deceduti aveva, contemporaneamente, più di tre patologie mentre il 18% ne aveva almeno due. Tra le patologie pregresse dei soggetti morti – a questo punto con il Covid ma non a causa del Covid – primeggiano le malattie metaboliche. Infatti, si legge nel rapporto degli esperti dell’ISS, il 65,8% dei deceduti presentava ipertensione, il 29,3% soffriva di diabete di tipo 2. Inoltre il 17,4% aveva già i polmoni malati quando ha contratto il virus, il 16,3% aveva avuto un cancro negli ultimi cinque anni e il 15,7% soffriva di scompenso cardiaco. Molti dei soggetti deceduti erano obesi, avevano problemi al fegato e alcuni, addirittura, soffrivano di una malattia autoimmune. Condizioni gravi – e, in alcuni casi, molto gravi – che sono state certamente peggiorate dal Covid. Ma – secondo quanto sostenuto dai medici dell’ISS – sarebbe errato considerare il virus il principale responsabile dei decessi.

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