Arezzo, la mamma non vuole che si vaccini: il figlio di 16 anni la porta in Tribunale

Ha dovuto affrontare un causa giudiziaria contro la madre per potersi vaccinare: lo strano caso di un ragazzino di Arezzo.

Getty Immages/Frederic Brown

In Italia, almeno per il momento, non esiste l’obbligo a vaccinarsi contro il Covid se non per alcune categorie specifiche come i medici e gli operatori del settore sanitario e il personale scolastico, docente e non. Per tutti gli altri privati cittadini sussiste il principio della libera scelta. Tuttavia, nel caso di soggetti con meno di 18 anni, è necessario il consenso dei genitori. Che fare se uno è d’accordo e l’altro no? E’ quanto accaduto ad Arezzo dove un ragazzino di 16 anni, per potersi vaccinare contro il Covid 19 si è dovuto rivolgere alla Giustizia. Infatti il giovane aveva il padre dalla sua parte ma la madre assolutamente contraria a far inoculare al figlio il siero.

Tuttavia – come già accaduto qualche mese fa a Firenze, dove un 17enne trascinò i genitori no vax davanti al giudice – anche in questo caso la giustizia ha dato ragione al ragazzo che ha ottenuto il via libera dal giudice e potrà sottoporsi alla vaccinazione.  La soluzione extragiudiziale, tentata dall’avvocato, non si era concretizzata e cosi’ il caso e’ finito in Tribunale. Il giudice tutelare Cristina Colombo, sentite ambo le parti, ha deciso di autorizzare con una sentenza la vaccinazione per il ragazzo. Vaccinazione che il giovane ha già effettuato, come confermato dal suo legale, Gianni Baldini. Quest’ultimo ha commentato che si tratta di una sentenza importantissima poiché determina la priorità del minore rispetto ai genitori, nella facoltà di decidere sul proprio corpo. A questo punto, dopo questa sentenza, pare legittimo chiedersi: cosa accadrà quando dei minori no vax porteranno in Tribunale i genitori nel caso in cui questi volessero costringerli a vaccinarsi? Varrà ancora il sacrosanto principio dell’autodeterminazione sul proprio corpo anche per un minore?

 

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