Christina Bertevello, influencer da 700mila follower, condannata per il pestaggio di un ragazzo

L’influencer Christina Bertevello è stata condannata per pestaggio ed estorsione ai danni di un 18enne: con lei anche altri sei giovani. 

Christina Bertevello

Christina Bertevello è nei guai con la giustizia: la 21enne influencer è stata condannata per aver favorito e partecipato al pestaggio di un diciottenne, avvenuto a causa di un suo presunto ritardo con i pagamenti per un debito di droga. Insieme a Christina, per l’aggressione sono stati condannati altri sei giovani tra cui il suo ragazzo, che ha ottenuto la condanna più alta, poi patteggiata.

La sentenza del Tribunale di Busto Arsizio è arrivata solo recentemente, anche se i fatti risalgono a quasi tre anni fa. Era il novembre del 2019 quando è accaduto l’episodio. Protagonisti della vicenda sono il giovane picchiato ed il gruppetto di 7 ragazzi (capitanato da Omar Ampollo, il ragazzo di Christina) che hanno percosso e rapinato il 18enne.
È stato proprio il compagno della Bertevello ad attirare il coetaneo in un locale a Somma Lombardo (Varese). Abbandonato poi il pub, il gruppo di ragazzi si è trasferito nel bosco vicino e qui sarebbero avvenute le violenze. Ciò che è emerso dalle indagini dei carabinieri di Gallarate è sconvolgente: il ragazzo indifeso è stato legato ad un albero, poi è stato preso a calci e bastonate mentre veniva minacciato con un trapano. Estorsione, minacce e rapina sono le accuse che ora pendono sul gruppetto di giovani, tra cui spunta anche Christina. La nota influencer da più di 700mila follower infatti avrebbe scortato il ragazzo fino ad uno sportello automatico per obbligarlo a prelevare 800 euro per poter saldare un debito di droga che il 18enne aveva con il suo compagno.
Anche per la Bertevello la sentenza è dura: 3 anni e 4 mesi in abbreviato, insieme ad altri tre coetanei, per aver preso parte alla vicenda. La peggio l’ha avuta Ampollo, con la condanna più alta: 3 anni e 7 mesi, che ha però patteggiato.

Stefano Bettinelli, avvocato della difesa di Christina, ha commentato la sentenza: “Ritengo che la sentenza sia stata da pugno di ferro, dato che l’accusa aveva chiesto due anni e due mesi“, annunciando un più che probabile ricorso: “Il giudice ha ritenuto tutti praticamente colpevoli allo stesso modo. faremo certamente ricorso, essendo lei incensurata“.

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