Marta Brivio Sforza vende 200mila euro di gioielli “sono di Bulgari” ma non è vero

Marta Brivio Sforza dovrà rispondere di truffa ai danni del gioielliere Albert Hamadani. La marchesa ha venduto due collane di Bulgari del valore di 200 mila euro ma dopo un esame sono risultate delle repliche. Ecco cos’è successo.

Marta Brivio Sforza
Marta Brivio Sforza con la collana Bulgari

Gli esperti di finanza dicono che comprare diamanti è sempre un buon investimento. In questo caso però non solo non ha portato un beneficio economico ma ha causato anche seri guai giudiziari. Stiamo parlando della faccenda che ha coinvolto Marta Minozzi Brivio Sforza e il gioielliere Albert Hamadani. L’avventura è iniziata nel 2019 quando la seconda moglie di Annibale Brivio Sforza ha deciso di vendere due preziosissime collane di diamanti firmate Bulgari.

Pezzi di grandissimo valore diventati famosi anche per essere stati regalati da Richard Burton alla moglie Liz Taylor. Le creazioni di proprietà della Brivio Sfora sono state vendute a Albert Hamadani, esponente della storica famiglia di commercianti all’ingrosso di diamanti e gioielli, appartenente alla comunità ebraica milanese. I due si sono incontrati grazie a delle amicizie in comune e Marta propose di vendere a Munadani le due collane per un prezzo di 200 mila euro. Un affare per il gioielliere che in pochi giorni avrebbe dovuto rivendere le creazioni di Bulgari ad un acquirente di Montecarlo per 300 mila euro. Quel tipo ti collana, come ricorda Hamadani, è molto richiesta in modo particolare gli esemplari degli anni 70 come quelli in possesso della Brivio Sforza. L’affare però riservò delle sorprese.

 

Marta Brivio Sforza
Collana serpente di Bulgari

Hamadani comprò i gioielli corredati da un certificato della ditta Illario 1920 di Valenza, ma una volta rivenduti all’acquirente monegasco, furono rimandati indietro perchè risultavano contraffatti. A questo punto Hamadani portò i gioielli direttamente da Bulgari, dove effettivamente certificarono che pur essendo realizzate con diamanti veri le due collane non erano prodotte dalla maison ma delle repliche. Il gioielliere milanese provò a richiedere indietro i soldi alla marchesa ma senza riscontro.  La vicenda è arrivata davanti ai giudici: oltre alle accuse per truffa alla Sforza da parte di Hamadani, Bulgari denunciò il gioielliere perchè in possesso di merce contraffatta e in seguito le collane vennero sequestrate dalla polizia di Roma. Il 17 aprile dell’anno scorso il pm Luigi Furno chiese l’archiviazione del caso perché la Brivio Sforza, avendo una certificazione da un esperto del settore era in totale buona fede. Il legale di Hamadani però si è opposto e ha presentato opposizione all’archiviazione che si dovrà svolgere nei prossimi mesi.

 

 

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