“Stupro la Moratti” e “Ammazza Barbara D’Urso” così Fedez incitava all’odio

Fedez nei guai per le decine di frasi violente e discriminatorie contenute all’interno delle sue canzoni verso la comunità Lgbt e le donne. Ecco cosa scriveva il rapper.

Fedez
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I rappresentanti dei partiti lo sanno bene, per entrare in politica è importante avere un passato immacolato perché in pochi istati tutti gli errori commessi saranno riportati alla luce. Probabilmente questo concetto non era chiaro a Fedez, prima di decidere di utilizzare la sua “influenza” per promuovere importantissimi temi sociali. Il comizio politico di Fedez durante il concerto del Primo Maggio ha aperto il vaso di Pandora. Il rapper ha voluto utilizzare parte del tempo sul palco per sostenere i diritti della comunità LGTB e soprattutto parlare del Ddl Zan, la posposta di legge che prevede pene e sanzioni per atti di discriminazione e violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Niente di più meritevole, se non fosse che il cantante ha alle spalle diversi episodi decisamente discriminatori verso tutte le categorie citate. Fortunatamente per Fedez il disegno di legge che spera tanto sia approvato non sarà retroattivo, perché se così fosse potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla sua fedina penale. Dal 2010 il marito di Chiara Ferragni pubblica testi di natura discriminatoria veso la comunità LGBT e non solo. Tra le numerose “opere” incriminate spiccano: “Io non succhio cazzi, non sono tuo fratello e comprati il labello al sapore di uccello” estratto dal brano Non ci sto più dentro uscito del 2010. La canzone è frutto di un duetto con il cantante Emis Killa, ma la strofa incriminata è cantata proprio da Fedez.  Oppure: “A me mi piace prendere le cose di petto, a te ti piace prendere le cose nel retto.  Io i culi non li lecco, chiedi pure al tuo garzone che fa i testi da finocchio e mi sembra Checco Zalone” dal brano Into My Head del 2010. Continuando con: “Perché nessuno ha ancora detto a Flavio Briatore che andare in giro col pareo è un po’ da ricchione?” dove attacca il manager piemontese con un riferimento dispregiativo alla comunità omosessuale.

 

E tuttavia Fedez non ha mancato di dire la sua anche sull’ignominioso video di Beppe Grillo in difesa del figlio e senza usare mezzi termini: “Grillo ha detto cose terribili e aberranti, non esiste giustificazione“. Ma nel passato di Fedez non vengono risparmiate le donne.

 

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Gli insulti ai gusti sessuali delle persone non sono gli unici che in queste ore sono stati riportati alla luce. Il signor Federico Lucia sembra non risparmiare violente offese neanche alle donne:“Ti do mezza busta se mi fai un mezzo busto, te la do tutta se ammazzi Barbara D’Urso, perché io non posso ancora concedermi questo lusso” oppure “Stupro la Moratti e mentre mi fa un bocchino  le taglio la gola con il taglierino”.

Frasi di una violenza inaudita che ben rappresentano ciò che il Ddl Zan vuole rendere illegale. Chiara Ferragni sarà ancora così fiera del suo maritino?

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