Germania, i sacerdoti benediranno decine di coppie omosessuali

Mentre alcuni vescovi tedeschi si preparano a benedire decine di coppie omosessuali, il Cardinale Camillo Ruini precisa: “Nessuno, nella Chiesa, ha questo potere“.

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Camillo Ruini/Franco Origlia/Getty Images

Il Cardinal Camillo Ruini torna a parlare. Lo fa affrontando, tra gli altri, un tema su cui ripetutamente, in passato, l’alto prelato si è già esposto: le coppie omosessuali. Il caso su cui Ruini concentra l’attenzione, stavolta, arriva dalla Germania, dove nei prossimi giorni decine di sacerdoti daranno pubblicamente la propria benedizione a diverse decine di coppie omosessuali. “Stanno venendo al pettine dei nodi che purtroppo esistono da tempo, soprattutto nei paesi di lingua tedesca, come dimostra l’Assemblea sinodale tedesca attualmente in corso, che ha indicato chiaramente i propri obiettivi: non solo la benedizione delle coppie dello stesso sesso, ma anche il sacerdozio alle donne, l’abolizione dell’obbligo del celibato ecclesiastico, l’intercomunione tra cattolici e protestanti“, ha detto Ruini, intervistato da Il Foglio.

Sul punto la posizione del Cardinale è molto chiara: “La Chiesa non ha il potere di benedire queste unioni” perchè la benedizione può essere destinata soltanto a ciò che “è conforme ai disegni di Dio, non ciò che è loro contrario, come le unioni tra persone dello stesso sesso“. Ruini chiarisce che la possibilità di benedizione, per gli omosessuali, esiste soltanto a una condizione: la conversione e l’abbandono del “peccato”. Una posizione non negoziabile: “Non si tratta soltanto di una cosa che la Chiesa ha deciso di non fare, ma di una cosa che la Chiesa non può fare. Per conseguenza nessuno, nella Chiesa, ha questo potere“.

Eppure, nella Chiesa, nel corso dei secoli, diverse posizioni sono state modificate sensibilmente. Lo stesso Papa Francesco, recentemente, ha concesso significative aperture“La Chiesa sembra a molti fuori dal tempo, troppo arretrata e ormai improponibile“, dice il Cardinale, che precisa poi come la posizione della gerarchia ecclesiastica sia contraria “a ogni ingiusta discriminazione delle persone omosessuali“, sottolineando la volontà “che esse siano accolte nella comunità cristiana con rispetto e delicatezza, come dice la Congregazione per la Dottrina della fede”.

Eppure, pare non sia possibile andare oltre una mera – e faticosa – tolleranza. Il punto, secondo Ruini, “sta nella valutazione morale dei rapporti omosessuali e delle unioni che li implicano. Secondo l’insegnamento costante della Sacra Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, e della tradizione ecclesiale gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati, perché non idonei a trasmettere la vita e non fondati su una vera complementarietà affettiva e sessuale”. Una valutazione morale che, come precisa lo stesso Cardinale, “non va in alcun modo confusa con una norma giuridica statale. Inoltre il giudizio negativo riguarda il comportamento considerato in se stesso, non la responsabilità soggettiva delle persone, che sono comunque da rispettare e da accogliere“.

Infine, Ruini si sbilancia anche sull’ipotesi che la Chiesa possa andare incontro a un nuovo scisma: “Spero con tutto il cuore che non ci sia alcuno scisma e prego per questo. Non nego che un rischio di scisma ci sia, ma confido che, con l’aiuto di Dio, lo si possa superare“.

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