Covid, 267 morti. Draghi invita gli stranieri a scegliere l’Italia per le vacanze: la fine del coprifuoco è vicina

Dopo la decisione del Paese di Angela Merkel di abbandonare il coprifuoco, anche l’Italia si avvia verso la medesima strada. 

italia abbandona coprifuoco
Getty Immages/John Moore

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 10.585 unità e portano il totale a 4.070.400. Nelle ultime ventiquattro ore 267 morti che fanno salire le vittime a 122.005 e 17.072 guariti che raggiungono quota 3.541.266. Totale persone vaccinate: 6.520.204.

I casi attualmente positivi scendono a 407.129, – 6760 rispetto a ieri. I ricoverati sono 17.520, -656 mentre nelle terapie intensive 2368 assistiti, -55 da ieri.

Covid: addio coprifuoco

Il green pass è in arrivo. A partire dalla seconda metà di maggio arriverà il patentino per potersi spostare liberamente lungo tutto lo Stivale, anche tra regioni arancioni o rosse. Per poter tornare a viaggiare in Europa, invece, sarà necessario attendere almeno fino a giugno quando – chi idoneo – verrà munito di un pass europeo. Per ottenere il pass le condizioni sono tre: aver già ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti Covid; essere guariti e, dunque, avere gli anticorpi al virus; essere risultati negativi ad un test nell’arco delle ultime 48 ore.  Ad annunciare la lieta novella è stato il premier Mario Draghi che si augura, in tal modo, di rilanciare il turismo: “Il mondo vuole viaggiare in Italia. L’Italia è pronta a dare il benvenuto al mondo. Bisogna procedere e prenotare le vacanze in Italia”– le parole del primo Ministro.

Tuttavia c’è ancora un ostacolo da superare in vista delle vacanze: l’abolizione del coprifuoco. Il premier, nell’ultimo Dpcm, aveva stabilito che la misura sarebbe durata fino al 31 luglio. Ma, nell’ottica di accogliere milioni di turisti, appare impossibile mantenere una restrizione così rigida. Anche il turista più innamorato del nostro Paese, infatti, sarebbe scoraggiato dall’idea di doversi ritirare nella propria stanza di albergo alle ore 22 senza potersi godere una cena vista mare o una passeggiata. La Germania diAngela Merkel si appresta a dire addio al coprifuoco già a partire dal prossimo weekend. tuttavia il “liberi tutti” non sarà per tutti ma solo per coloro che hanno già ricevuto entrambe le dosi vaccinali.

Sulla questione è intervenuto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè: “Se si decide di accogliere i turisti, vuol dire che si è in sicurezza. Credo che tra fine maggio e inizio giugno il coprifuoco andrà tolto. Per ora ci sarà un ‘tagliando’ per vedere di farlo slittare di un’ora o anche di due, a mezzanotte, superando la ‘sindrome di Cenerentola’”. Più determinato il candidato sindaco di Roma Carlo Calenda il quale ha puntualizzato che, ad oggi, non sono stati presentati dati scientifici a sostegno del coprifuoco: “Il coprifuoco alle 22 lo toglierei perché nessuno ha presentato dati a sostegno del fatto che serva. Se non ci sono dati, allora non può essere messo”. Scettico, invece, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, convinto che se i contagi e i morti stanno calando non è solo merito dei vaccini ma anche del coprifuoco: “La curva sta scendendo non solo per i vaccini, ma anche perché c’è il coprifuoco. I risultati vanno di pari passo con le riaperture“.

E, passando dalla Politica alla Scienza, anche qui i pareri si scontrano. Da un lato il direttore delle Malattie Infettive del Gemelli di Roma, il dottor Roberto Cauda asserisce che il coprifuoco “non è una misura scritta sulla pietra” e che, pertanto, se i numeri calano può essere tranquillamente abolito. Sulla stessa scia l’infettivologa Antonella Viola che, qualche giorno fa, ha definito questa misura restrittiva di ordine moralistico più che scientifico. Sulla sponda opposta troviamo, invece, il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico che propende per la via della prudenza e sostiene che il coprifuoco alle 22 sia una misura necessaria per mantenere una situazione di controllo dei contatti sociali che possono avvenire la sera.

 

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