Roma, primario del San Camillo travolto sul Raccordo

Agazio Menniti, primario di neurochirurgia dell’Ospedale San Camillo di Roma è deceduto dopo un tragico incidente. E non è stato l’unico incidente nella Capitale.

Agazio Menniti 2 maggio 2021 leggilo.org

Tornava dal suo turno di lavoro presso il Policlinico San Camillo Agazio Menniti, il primario di neurochirurgia che ha finito per diventare l’ultima di una lunga serie di vittime di incidenti fatali sulle strade della Capitale che questa anno hanno già chiesto un tributo salatissimo. L’uomo, originario di Catanzaro ma residente a Roma da anni, aveva appena 46 anni al momento della tragedia. Secondo gli investigatori, il dramma si è consumato il 29 aprile sul Grande Raccordo Anulare tra l’uscita per Boccea e quella per Casal del Marmo: il medico è stato colpito da un’automobile finendo per perdere l’equilibrio, cadendo dallo scooter su cui stava viaggiando. E in quel momento, è arrivata una seconda auto.

Agazio Menniti è stato investito mentre si trovava a terra sull’asfalto, prima che riuscisse a tirarsi in piedi. L’automobilista non è riuscito ad evitare l’uomo, causando la tragedia su cui adesso indaga la Polizia Stradale. Nonostante l’arrivo del personale del 118, l’uomo non si è salvato: “Era una persona di grandi valori umani e stimato professionista apprezzato da tutti. La comunità del San Camillo si stringe intorno alla famiglia e ne condivide il grande dolore”, così la dirigenza dell’ospedale dove l’uomo lavorava da anni ricorda la vittima. Purtroppo, quello che ha coinvolto Agazio Menniti non è neppure l’unico incidente occorso nelle ultime ore a Roma: nemmeno 24 ore dopo nel quartiere Montesacro un uomo di 52 anni, anch’esso in sella al suo scooter, ha perso la vita dopo un sinistro fatale con un’autocisterna che stava manovrando per invertire il senso di marcia su Viale Ionio. Le strade della Capitale continuano a rivelarsi meno sicure di quanto dovrebbero: sugli incidenti indagano le autorità per capire se alla base dei drammatici incidenti ci sia il fattore umano o una disattenzione del Comune che doveva curare le strade. 

 
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