Covid, 296 morti in 24 ore, aumentano i ricoveri. E il piano di 500 mila vaccinazioni al giorno sembra irrealizzabile

Il Governo promette di raggiungere la quota di 500.000 dosi di vaccino somministrate al giorno. Non tutti però credono che sia possibile una cosa simile.

Dosi vaccino 5 aprile 2021 leggilo.org
Getty Images/Antonio Masiello

Sono 10.680 i nuovi casi di Coronavirus  in Italia nelle ultime 24 ore, secondo  il Ministero della Salute. Sono 3.737 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in aumento di 34 unità rispetto a ieri; gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono 192 – ieri sono stati 195. Nei reparti ordinari sono ricoverate per Covid 28.785 persone, 353 in più rispetto a ieri. I deceduti nelle ultime 24 ore sono 296.

 

Come procede la campagna di vaccinazioni

Dopo un’iniziale momento di stasi, la somministrazione del vaccino in Italia dovrebbe essere tornata ad un ritmo sostenuto – assicurano gli esperti – con ben 500.000 dosi al giorno previste per il mese di aprile. Tuttavia l’obiettivo previsto, già slittato rispetto alle previsioni iniziali, non sarà facile da raggiungere: “Le previsioni circa le forniture di vaccini per il mese di aprile confermano il trend attualmente in crescita, con oltre 8 milioni di dosi in arrivo, 400mila delle quali del tipo di Johnson & Johnson”, assicura il Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. Il problema principale è che al momento, il numero di dosi di vaccino somministrate giornalmente si attesta su circa 280.000 iniezioni al giorno. Nonostante la soglia si stia lentamente alzando per raggiungere le 300.000 dosi somministrate ogni 24 ore, tale obiettivo doveva essere raggiunto nelle intenzioni del Governo già a marzo. “Tra due settimane staremo a 300 mila dosi al giorno. Ad aprile si incrocia un consistente arrivo di vaccini con la verifica delle capacità dei vaccinatori e dei punti di vaccinazione. Se il sistema regge, e mi porta ad avere 500 mila vaccinazioni al giorno a fine mese, a fine settembre chiudo la campagna“, prosegue Figliuolo nel corso della sua analisi.

Il maggiore problema però è costituito dal fatto che non tutte le Regioni sono allo stesso punto. In particolar modo, la Lombardia è un “sorvegliato speciale” dal momento che con ben 10 milioni di abitanti, ospita un sesto della popolazione complessiva del paese: il ritmo che la Regione del nord Italia riuscirà a mantenere nel corso del mese di aprile in merito alle vaccinazioni sarà fondamentale: “Se la regione riesce a raggiungere le 170 mila dosi somministrate al giorno, il mezzo milione e oltre in Italia diventa realistico. In caso contrario, sarà tutto più complicato”, spiega Andrea Gagliardi de Il Sole 24 Ore basandosi sui dati diffusi dal Governo sulla campagna in corso.

Un’altra perplessità in merito all’obiettivo delle 500.000 dosi di vaccino al giorno è data dalla quantità delle dosi giunte nel nostro paese: si parla infatti di 8 milioni di vaccini ma già soltanto per mantenere il trend delle 280.000 dosi al giorno ne servirebbero almeno 8,4 milioni. A fare la differenza a questo punto potrebbe essere l’arrivo delle dosi arretrate in Italia: Pfizer ha inviato un milione di vaccini che si sommano al milione e 300.000 di AstraZeneca e al mezzo milione proveniente dalla casa farmaceutica Moderna.

Un ulteriore aumento del ritmo con cui i vaccini vengono somministrati potrebbe arrivare grazie alle dosi ancora stipate nelle camere frigorifere di alcune Regioni – si parla di circa due milioni di dosi. L’obiettivo previsto da Figliuolo dunque appare molto complicato da raggiungere. E l’Italia è già in una corsa contro il tempo per garantire un’estate più sicura che permetterebbe quantomeno al settore turistico di non perdere altri introiti di cui ha disperatamente bisogno.

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