Restare chiusi ad aprile per avere un’estate liberi di viaggiare in Italia se si è vaccinati, dice il Ministro del Turismo

Un’estate verso il ritorno alla normalità che dovrebbe realizzarsi a Natale, questo si evince dalle parole del Ministro del Turismo.

Estate 27 marzo 2021 leggilo.org
Getty Images/Spencer Platt

In un periodo nero per il settore terziario ed in generale per milioni di italiani reclusi in casa, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia apre ad un’estate più tranquilla, uno spiraglio di luce soprattutto per chi nel settore turistico ha investito la propria carriera professionale per poi andare incontro a dure perdite economiche per colpa del virus e delle successive chiusure. Ai microfoni di Radio Capital, il responsabile del dicastero dedicato ad uno dei settori più importanti per l’Italia ha lasciato intravedere una luce in fondo al tunnel: “Con la massima sicurezza da aprile in poi iniziamo ad aprire tutto“, dice Garavaglia che è relativamente ottimista in merito ai risultati delle chiusure degli ultimi mesi ed agli effetti della campagna di vaccinazione. Ma per arrivarci dovremo attraversare un periodo di chiusure protratto almeno fino ad aprile: l’orientamento del Governo è quello di non aprire affatto: l’Italia, molto probabilmente, resterà ancora in rosso e arancione. Tamponi e controlli.

Ma non manca un moderato ottimismo: il pensiero del ministro è in linea con quello di alcuni esperti che credono che entro Natale del 2021 ci libereremo di molte delle restrizioni adottate nell’ultimo anno. Garavaglia però guarda anche all’estate passata e promette misure che preverranno focolai di Coronavirus pericolosi per il paese: “I problemi creati dalla scorsa estate? Li eviteremo con controlli e tamponi, oltre che grazie ai vaccini”, afferma il ministro sostenendo che le vaccinazioni sono l’arma necessaria per un’estate più tranquilla dal punto di vista sanitario. La campagna di vaccinazione – secondo il suo parere – sta ottenendo ottimi risultati: “Tante delle polemiche sulle singole Regioni sono inutili perché se uno va a vedere è stato somministrato il 100% delle dosi consegnate. Importante che vengano mantenute le consegne, poi il piano verrà rispettato da tutti“, le sue parole in merito.

Se tutto va secondo i piani potremo viaggiare con passaporto che certifica l’avvenuta vaccinazione – un certificato che può essere può essere sostituto dal test a tampone per chi non dovesse aver ancora ricevuto la sua dose entro l’estate. “Quest’estate – dice Garavaglia – ci sarà ancora un turismo Italia su Italia, i viaggi all’estero hanno bisogno ancora di tempo, però già ci sono segnali di ripresa“. Gli spostamenti dunque saranno presumibilmente consentiti solo all’interno del Paese, a meno che anche il resto delle nazioni dell’Unione Europea non adottino una politica volta alla sicurezza ed al rispetto della Salute pubblica: “Le regole su tamponi e vaccini dovranno essere valide anche in Europa“, ammonisce infatti Garavaglia. Per la prima volta inoltre, un ministro ha parlato ufficialmente della riapertura delle discoteche che potrebbero tornare ad operare “in sicurezza, all’aperto“. Una notizia sicuramente importante ma solo per quei titolari di esercizi simili che hanno la possibilità di organizzare la propria attività all’aperto. Le riaperture non saranno dunque complete, probabilmente.

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