Treviso, la ragazza colpita con 20 pugnalate sulla schiena rischia di morire

A Treviso una giovane che si stava allenando correndo per la città è stata vittima di un’aggressione. Il responsabile è un ragazzo di appena 15 anni che si dice pentito.

Treviso aggressione 24 marzo 2021 leggilo.org
Getty Images/Emanuele Cremaschi

E’ ricoverata in condizioni gravi condizioni con un polmone danneggiato Marta Novello, 26enne vittima di una brutale aggressione a Treviso. Autore, un 15enne che l’ha intercettata ed assalita con oltre venti coltellate. E’ successo nella frazione del comune di Marocco di Mogliano: Marta stava facendo running in un’area fuori mano del paese quando il suo aggressore che transitava in quell’area in bicicletta l’ha vista. Il ragazzo si è avventato sulla ragazza, sferrandole una serie di pugnalate alla schiena finendo per ribaltarsi con il mezzo capitombolando nel fossato insieme alla sua vittima. La bici rovesciata è stata notata da due operai che – a loro detta – sono arrivati ad aggressione ancora in atto: Cercava di colpirla ancora così lo abbiamo tenuto fermo”, ha raccontato uno dei lavoratori che hanno subito chiamato il 118.

La vittima dell’aggressione è stata trasportata presso l’ospedale di Treviso in elicottero: le sue condizioni preoccupano i medici che non escludono neppure la possibilità che la ragazza non ce la faccia. Otto coltellate hanno lacerato un polmone, provocando una lesione importante dell’organo che ha richiesto un’operazione chirurgica. Sulle motivazioni dell’aggressore, un normale studente ora in stato di fermo presso il carcere minorile locale con l’accusa di tentato omicidio, buio completo: “Abbiamo parlato ma per ora mantengo il riserbo“, fa sapere il suo legale. L’ipotesi di una rapina finita male non convince del tutto i Carabinieri: il giovane era conosciuto per il suo comportamento aggressivo – riferisce il sindaco – ma nessuno aveva mai denunciato episodi simili. Un’altra tesi al vaglio delle indagini è che il 15enne e la ragazza si conoscessero a causa del lavoro della giovane, mediatore culturale. Forse, c’era una ragione personale dietro l’aggressione.

Intanto, il 15enne si dice pentito per quanto ha commesso: “Non volevo farle del male, vi prego ditemi come sta Marta”il messaggio riferito dal suo legale che lascia intendere che i due si conoscessero in qualche modo. Anche gli amici dello studente non sanno spiegarsi quanto è accaduto. Quel pomeriggio, il ragazzo sarebbe dovuto uscire con loro ma, non trovando nessuno ad accompagnarlo per il giro in bici, avrebbe deciso di uscire per conto suo.

 

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