AstraZeneca, il piano vaccinazioni è saltato. E il via libera dell’Ema potrebbe non bastare a convincere i dubbiosi

Gli effetti dello stop ad AstraZeneca rischiano di essere di tipo psicologico: l’Ema ha dato il suo benestare ma le prenotazioni prima dello stop erano già in calo.

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Getty Images/Christopher Furlong

Come avevano già previsto numerosi esperti, i casi di malori e decessi che sono stati definitivamente ritenuti non legati al vaccino di AstraZeneca hanno comunque influito negativamente sulle prenotazioni per le iniezioni ancora prima che lo stop ufficiale dell’Ema fermasse la distribuzione delle oltre 4 milioni di dosi presenti nel nostro paese ad inizio settimana. A quanto pare, le notizie riportate nei giorni scorsi riguardo i casi sospetti – circa 30 su 5 milioni di somministrazioni effettuate – hanno scatenato quella che adesso viene definita come una vera e propria psicosi di massa. E’ successo in Veneto, dove il Governatore Luca Zaia denuncia che il 50% delle persone che avevano prenotato l’iniezione l’hanno disdetta prima dello stop temporaneo al farmaco da parte dell’Ema. Ma le prenotazioni sono state bloccate anche per cause indipendenti dalla volontà dei cittadini.

Lo stop dell’Ema ha infatti bloccato 7.000 prenotazioni per la dose AstraZeneca solo nel Lazio, dove il Governatore Nicola Zingaretti non ha avuto scelta se non rimettersi alle indicazioni del Ministero della Salute. Il caso del Lazio è emblematico per illustrare una situazione decisamente scoraggiante al livello nazionale: il piano del Governo Draghi prevedeva la somministrazione nel giro di circa un mese di sette milioni di vaccini che, senza AstraZeneca, si riducono a quattro. Un calo di quasi la metà dei vaccini previsti. Una delle Regioni che ha registrato il più grande contraccolpo per lo stop dell’Ema è senz’altro la Toscana che stava procedendo a ritmo spedito con la campagna di vaccinazione: bloccate ben 34.000 prenotazioni, tra chi ha disdetto l’iniezione e chi si è trovato costretto ad attendere fino alla decisione dell’Ema di giovedì. Con il verdetto dell’Ema che fa tirare un sospiro di sollievo non solo al Governo italiano ma a quelli di tutta Europa – che si affida al 50% ad AstraZeneca per la campagna vaccinale – resta ora il problema del recupero delle prenotazioni arretrate e della fiducia dei cittadini.

L’idea generale con cui il Governo Draghi vuole recuperare i giorni perduti è quella di creare un sistema di “overbooking” ossia inserire nomi alternativi di persone che aderiscono alla campagna: in parole povere, qualora una persona dovesse rinunciare al farmaco ce ne sarà un’altra che riceverà in tempi rapidissimi l’SMS per presentarsi al centro di vaccinazione più vicino e prendere il suo posto.

Le Regioni con la situazione più complessa restano Toscana e Lazio, entrambe con circa 30.000 prenotazioni da recuperare. Resta da vedere nei prossimi giorni quanto i dubbi dei cittadini siano stati fugati dal comunicato dell’Ema: anche se il vaccino è perfettamente sicuro, potrebbero esserci persone ormai troppo spaventate dalle notizie che si sono susseguite nelle ultime 72 ore per tornare alla normalità.

 
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