Avremo 40mila contagi al giorno entro fine marzo, dice Fabrizio Pregliasco

Il Professor Fabrizio Pregliasco si è espresso con preoccupazione in merito alle terapie intensive sempre più piene e ai 40.000 contagi ai quali rischiamo di arrivare, un blocco prolungato potrebbe essere l’unica soluzione.

Getty Images/Emanuele Cremaschi

Nonostante l’auspicio del ministro della Salute Roberto Speranza di vaccinare la maggioranza della popolazione italiana entro l’estate, l’Italia ha già superato i 100mila contagi e la curva continua a crescere senza fermarsi. L’Italia si sta avvicinando quindi a grandi passi al culmine del terza ondata ed il virologo di Unimi Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, lancia l’allarme ai microfoni di “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1: “Dal 20 febbraio i ricoveri e le terapie intensive sono sempre più piene, il che fa pensare a un possibile picco alla fine di marzo.” Basandosi infatti sui modelli matematici per i contagi si parla infatti di un importante incremento alla fine di marzo, e la possibilità di arrivare a 40mila casi al giorno.

Secondo il virologo il meccanismo della vaccinazione sta partendo, anche se con grande ritardo e difficoltà, ma purtroppo questo non basta per contenere il contagio. Pregliasco si dice quindi a favore di un possibile lockdown nel weekend e di un coprifuoco anticipato, alle 20 o alle 21.

Tali restrizioni potrebbero essere sicuramente un valido supporto, ma ribadisce l’importanza di prendere decisioni molto più incisive da parte della politica, che con grande difficoltà dovrebbe decidere tra un lockdown e ridurre il danno legato alla scelta di un blocco totale e prolungato – “Mi rendo conto anche che sarebbe insopportabile” ma spera “Di essere all’ultimo miglio e che si debbano stringere i denti in vista della vaccinazione”. Uno scenario già paventato negli scorsi giorni da Guido Bertolaso parlando di regione Lombardia ma rivolgendosi all’intero paese.

Fabrizio Pregliasco sottolinea quindi che il momento è estremamente critico per ogni contatto interumano, che eleva il rischio di contrarre l’infezione. Dove questi contatti sono per difficili da eliminare, l’attenzione deve essere quindi sui dispositivi di prevenzione ed il virologo indica le mascherine Ffp2 come quella con maggior efficacia ma che si può usare la mascherina chirurgica, da sostituire con una frequenza più alta, sotto la Ffp2 che ha un costo più elevato.

Per quanto tutti i dpcm puntino quindi a ridurre i contatti umani, Pregliasco attenziona il fatto che, oltre alla politica, per contenere il contagio e dare il tempo alla campagna vaccinale di fare il suo corso, ognuno deve impegnarsi a limitare i propri. Triste, ma necessario.

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