14.218 casi e 377 morti: il prossimo Ministro della Salute potrebbe essere Andrea Crisanti

Da microbiologo a guida della taskforce del Veneto durante la prima ondata di Covid per arrivare al dicastero della Salute. Questo potrebbe essere il futuro di Andrea Crisanti all’interno di un Governo guidato da Mario Draghi.

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Andrea Crisanti Facebook

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di14.218 unità e portano il totale a 2.611.659. Nelle ultime ventiquattro ore 377 morti che fanno salire le vittime a 90.618 e 14.995 guariti che raggiungono quota 2.091.923.

I casi attualmente positivi scendono a 429.118, – 1159 rispetto a ieri. Scendono anche i ricoveri: 19.575, – 168 e in terapia intensiva 2142 assistiti, – 9 da ieri.

Covid: presto Crisanti potrebbe diventare Ministro

Un Governo guidato dall’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, sembra una realtà sempre più vicina, soprattutto dopo il repentino cambio di rotta dei Cinque Stelle. E tra i nomi dei futuri ministri, fa capolino il nome di Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino. Crisanti fu anche alla guida della taskforce della Regione Veneto durante la prima ondata di Covid e mise a punto un metodo di tracciamento e isolamento molto rigoroso che venne applicato con successo nel comune di Vo’ Euganeo. Il professore, per il momento, non si svela e con la solita compostezza commenta: “Non mi hanno chiesto di fare il ministro della Salute né ufficialmente né ufficiosamente. Se me lo chiederanno ci penserò”.

Tuttavia – ai microfoni di Un giorno da Pecora su Radio 1 – si è sbilanciato un po’ di più e ha spiegato quale sarebbe il suo ipotetico piano se approdasse al dicastero della Salute. Senza troppi indugi, il microbiologo, asserisce che, qualora prendesse il posto di Roberto Speranza, cambierebbe completamente linea rispetto al predecessore: “Al Ministero della Salute ci vuole una persona competente. Io cambierei passo su tutto. Metterei sforzi senza precedenti sul piano vaccini anti-Covid, ma anche sulle misure di controllo della trasmissione del virus sul territorio, perché non si può fare affidamento solo sui vaccini. E soprattutto creerei unsistema di sorveglianza delle varianti, il tutto gestito centralmente e con fondi adeguati“. E, il professore, non ha risparmiato una frecciatina alle scelte fatte dal commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri. In particolare ha puntato il dito contro l’enorme cifra spesa per i banchi a rotelle nelle scuole che, poi, sono stati anche ritenuti inadatti e scomodi per i bambini e i ragazzi. “In Italia si investe mezzo miliardo di euro, o non so quanto, per i banchi a rotelle e non si investe su un piano di sorveglianza delle varianti di Sars-CoV-2? Lo devo dire una volta per tutte, i banchi a rotelle non li digerisce nessuno perché hanno due difetti irredimibili: sono brutti e inutili“- le parole taglienti del professore.

 

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