In diverse città italiane i Carabinieri del Nas hanno rinvenuto farmaci illegali, importati clandestinamente, per curare il Covid. Il rischio è che si sviluppi un mercato nero parallelo.

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 9660 unità e portano il totale a 2.570.608. Nelle ultime ventiquattro ore 499 morti che fanno salire le vittime a 89.344 3 18.976 guariti che raggiungono quota 2.043.499. Da ieri 244.429 tamponi.
I casi attualmente positivi scendono a 437.765, – 9824 rispetto a ieri. I ricoverati sono 20.317, + 57 mentre nelle terapie intesive 2214 assistiti, – 38 da ieri.
Covid: farmaci illegali importati dalla Cina
Il Covid ha, purtroppo, è anche occasione di business per chi lucra sulla salute e la vita umana. Grandi sono le preoccupazioni che riguardano i vaccini: infatti si teme che le organizzazioni malavitose e la criminalità organizzata possano organizzare un mercato nero parallelo tramite cui rivendere dosi vaccinali a coloro che non rientrano nella fase uno ma vogliono ricevere il farmaco il prima possibile. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia neppure sul fronte dei farmaci anti Covid. Nel quartiere Paolo Sarpi di Milano – una della “Chinatown” più grandi e conosciute d’Italia – i carabinieri del NAS di Milano hanno sequestrato un gran quatitativo di farmaci illegali, importati clandestinamente proprio dalla Cina. Per la precisione le Forze dell’Ordine hanno rinvenuto: 64.320 capsule – pari a 2.480 confezioni – e 55 flaconi di sciroppo a base del principio Lianhua Qingwen Jiaonang. La merce sequestrata ha un valore che supera i 150mila euro.
I farmaci – rivenuti presso l’Associazione culturale cinese – provengono direttamente dalla Cina e sono tutti privi delle autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate dall’Agenzia Italiano del Farmaco. I Carabinieri hanno individuato un canale parallelo d’ importazione illecita di medicinali che verrebbero impiegati dalla comunità cinese nella terapia anti Covid-19. In particolare – da quanto emerso – verrebbero utilizzati per la cura di varie sintomatologie influenzali e dei sintomi da Coronavirus. Non è ancora chiaro se la comunità cinese ne facesse solo un uso interno o li rivendesse anche a terzi. I medicinali, al momento, sono a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Milano che dovrà verificare il contenuto delle capsule e accertare se vi fosse pericolo per la salute dei consumatori. Analoghe operazioni erano già state portate a termine dai NAS di Roma e Firenze che avevano sequestrato 2.112 pillole. Purtroppo i ritardi nelle consegne dei vaccini anti Covid nonché i tagli sulle quantità, rischiano di lasciare scoperta una grande fetta di popolazione. E questo “vuoto” potrebbe venire colmato da tutti questi canali paralleli che non sono solo illegali ma potrebbero anche mettere a repentaglio la vita dei cittadini qualora i farmaci non fossero sicuri o non conservati adeguatamente