Benno nel carcere di Bolzano, un inferno: “La situazione è esplosiva, si temono disordini”

Benno Neumair, accusato di aver ucciso e poi occultato i corpi dei genitori, ha trascorso la prima notte in isolamento nel carcere di Bolzano. 

Benno Neumair "è molto provato", ma per il pm resta in carcere
Benno Neumair/Facebook

La sua prima notte in carcere, Benno Neumair l’ha passata in una cella di isolamento. Il trentenne, indagato per il presunto omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli – scomparsi da Bolazno lo scorso 4 gennaio – rimarrà in carcere su decisione del giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle. La scelta è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia cui Benno è stato sottoposto e che ha portato alla convalida del fermo emesso nei suoi confronti: in questi giorni, il trentenne – che si è costituito pur non confessando il delitto – sarà presumibilmente trasferito insieme agli altri detenuti.

L’isolamento iniziale, dettato dal protocollo di sicurezza finalizzato a limitare la diffusione di contagi di Covid all’interno del carcere di Bolzano, dovrebbe finire nel giro di qualche giorno al massimo: l’istituto bolzanino, infatti, non prevede una vera e propria quarantena per i nuovi arrivati – a causa della carenza di spazi – e visto che il tampone effettuato su Benno Neumair ha dato esito negativo, ci si aspetta che presto l’indagato possa essere trasferito nella sua sezione di destinazione, quella dedicata a italiani e sudtirolesi – dove attualmente si contano 102 detenuti su un totale di 88 posti disponibili e si segnala una carenza di guardie carcerarie. In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, la presidente della Corte d’Appello Carla Servetti, ha denunciato la situazione del carcere di Bolzano e il rischio che avvengano disordini sottolineando la necessità di interventi immediati sulla struttura fatiscente. E i disordini sono già cominciati con violenti scontri tra due gang rivali. La polizia penitenziaria è riuscita riportare  calma ma, tra sovraffollamento e carenza di personale, la situazione è esplosiva.

Gli avvocati del trentenne, che lo hanno raggiunto dopo la prima notte in cella, lo hanno trovato molto turbato. Al risveglio, Neumair ha fatto ginnastica e subito dopo si è confrontato con i propri legali. “Benno è molto provato, sta affrontando questa esperienza con angoscia“, ha spiegato l’avvocato Flavio Moccia. La decisione di imporre a Neumair la carcerazione in via cautelare è derivata dalla valutazione del pm, secondo il quale sussistono “tutte e tre le esigenze cautelari“: pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento probatorio.

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