Covid, altri 492 morti. Un anno fa esatto venne chiesto con urgenza un piano pandemico

I verbali del Comitato tecnico scientifico inchiodano il Governo. Il Ministro della Salute Roberto Speranza scelse di non avvalersi del piano pandemico per fronteggiare il Covid nonostante le sollecitazioni degli esperti.

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Roberto Speranza Facebook

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono aumentati di 14.372 unità e portano il totale a 2.515.507. Nelle ultime ventiquattro ore 492 morti che anno salire le vittime a 87.381 e 17.220 guariti che raggiungono quota 1.953.509.

I casi attualmente positivi scendono a 474.617, -3352. I ricoverati scendono ancora e arrivano a 20.778, – 383 mentre nelle terapie intensive 2288 assistiti, -64 rispetto a ieri.


Covid: forse si potevano salvare molte vite

Il dato relativo ai decessi continua ad essere il più preoccupante. Infatti anche se i contagi tendono a diminuire, le persone che muoiono ogni giorno continuano ad essere tante, troppe. Nelle scorse settimane si è a lungo discusso del piano pandemico e del mistero del dossier pubblicato lo scorso maggio e rimosso – su richiesta del direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Ranieri Guerra – dopo appena ventiquattro ore. Questo in virtù del fatto che il piano pandemico, che sarebbe dovuto essere aggiornato nel 2017, non veniva riaggiornato dal 2006. Nei giorni scorsi il Ministro della Salute Roberto Speranza – su richiesta del legale che assiste le famiglie delle vittime di Covid – ha asserito di non saperne nulla, di non avere tra le mani alcun piano pandemico.

Forse con un piano aggiornato si sarebbero potute salvare migliaia di vite forse no. Non lo sapremo mai visto che il Governo scelse di ignorarlo. E a testimonianza di ciò, un verbale del Comitato tecnico scientifico datato 29 gennaio 2020. Il documento riguarda una riunione a cui presero parte il Ministro Speranza, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro, il direttore generale Prevenzione Salute Giovanni Rezza oltre a diversi membri del Comitato tecnico scientifico. Nel verbale – reso pubblico dalla trasmissione Report, in onda su Rai 3 – si legge che uno dei membri del Comitato, il dottor Giuseppe Ippolito dello Spallanzani di Roma, spiegava: “Per affrontare il Covid bisogna riferirsi al piano pandemico di cui è dotata l’Italia e adeguarlo alle linee guida rese pubbliche dall’Organizzazione mondiale della Sanità”. Le parole di Ippolito caddero nel vuoto. Le conseguenze continuiamo a vederle – e a contarle – ogni giorno.

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