La gestione dell’emergenza Covid ha causato un buco da 16 miliardi nell’Inps

L’allarme lanciato dal Presidente del Consiglio e vigilanza Inps Guglielmo Loy è molto serio: la cassa integrazione per il Coronavirus ha un buco da 16 miliardi.

L'emergenza Covid ha causato un buco da 16 miliardi nell'Inps
Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri/Filippo Monteforte, Getty Images

La situazione economica italiana è ormai in grave crisi da mesi ma la notizia peggiore – riguardante la cassa integrazione per i lavoratori a cui il Covid ha tolto gran parte delle entrate – potrebbe essere arrivata proprio in queste ore: infatti, ci sarebbe un buco di 16 miliardi di euro nel fondo allestito dall’Inps per tutelare i lavoratori sospesi dal servizio. A dirlo è proprio il Presidente del consiglio di sorveglianza dell’ente statale Guglielmo Loy: “C’è un buco di quasi 16 miliardi nel bilancio Inps, creato proprio dalla Cig Covid. Il legislatore dovrebbe intervenire prima di mettere a rischio la sostenibilità e dunque le prestazioni di Inps“, le parole dell’economista che spiega come tale falla economica si sia creata proprio per l’istituzione di una cassa integrazione straordinaria per il Coronavirus.

Facile intuire quali sono i rischi di un simile problema: i lavoratori rischiano di non ricevere il denaro che gli serve per sostentarsi. L’Inps avrebbe anticipato i miliardi per la cassa integrazione, denaro che però deve tornare dal Governo per evitare che il buco permanga. “Due mesi per ricevere la Cassa integrazione sono troppi, dovremmo scendere a uno e rafforzare gli assegni molto bassi”, analizza Loy che si dice anche preoccupato per gli interventi che il Governo Conte ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze di Roberto Gualtieri dovrebbero adoperare per risollevare l’economia del paese. Infatti, qualora il buco da 16 miliardi non venisse arginato quanto prima, i lavoratori riceveranno somme di denaro ridotte o più dilazionate. Loy non smentisce nemmeno l’ipotesi giudicata “Estrema” che saranno le pensioni ad essere tagliate per far fronte all’emergenza. L’Inps non è stata però impeccabile nel prevenire questa situazione secondo l’economista: “Non esistono alibi. Anche l’Inps deve aiutare le imprese. Un difetto di comunicazione senz’altro c’è stato, con rimbalzi di mail e tutto da remoto. Derogare alle macchine non sempre aiuta“, conclude Loy.

 

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