La senatrice Sandra Lonardo voterà la fiducia al Governo Conte. Accusata di aver aperto trattative con la Maggioranza per ottenere incarichi nell’Esecutivo, la signora Mastella risponde con fermezza.
Nessuna trattativa, nessun do ut des. Sandra Lonardo, moglie del grande mediatore Clemente Mastella e Senatrice eletta con Forza Italia ma già da tempo passata a sostenere il Governo di Giuseppe Conte nega qualsiasi trattativa con le forze della Maggioranza. “Voglio dire, ancora una volta, rispetto alle malelingue mediatiche, ai bugiardi di mestiere, ai ventriloqui della malafede, che non ho aperto alcuna trattativa per avere qualcosa, nessun Ministero, niente di niente“, fa sapere Lonardo in una nota ufficiale diramata ieri. “Voterò la fiducia perché ritengo, in coscienza, che l’apertura della crisi sia un atto ingeneroso verso le sofferenze che la nostra gente vive“, si legge ancora nel testo pubblicato dalla Senatrice.
Una decisione doverosa, quella di sostenere con il voto di fiducia questo Esecutivo, secondo Lonardo: “è giusto farlo, quasi per istinto, lo faccio, mentre, senza stile ed in modo provocatorio, le sezioni locali del PD e di 5 Stelle hanno fatto ieri una intesa per le prossime amministrative contro il Sindaco della città di Benevento“, spiega ancora la signora Mastella, che poi si scaglia contro tutti coloro che “in questi anni, hanno voluto, a tutti i costi, creare una caricatura del nostro modo di essere, che, da qualche giorno, continuano, con insistenza e noia, a ritenere che io aspiri a qualcosa o abbia chiesto qualcosa“. Accuse ingenerose e prive di fondamento, secondo la Senatrice, che poi – citando Gramsci – afferma che a queste persone andrebbe applicata la briglia della comare, uno strumento che secondo il filosofo si doveva “mettere sulla bocca delle persone ‘malevoli’ e ‘mettimale’“.
Lonardo sottolinea come, in una fase tanto complessa, la posizione di chi volesse trarre vantaggio dal proprio sostegno al Governo sarebbe diversa dalla sua – che già in passato si è schierata in favore dell’Esecutivo: “Non mi asterrò, per poi trattare e chiedere, voterò e basta“, insiste la signora Mastella. “La mia gente desidera così ed io me ne sento orgogliosamente interprete“, precisa Lonardo, che esclude categoricamente la possibilità di ottenere una poltrona in cambio del sostegno al Governo. “Nella mia famiglia vige il principio della rinuncia e delle dimissioni, anche da Ministro, nessun Ministero della famiglia, sono già Ministro della mia famiglia e ne vado fiera”, conclude.