Mastella cerca i responsabili e Palazzo Chigi dice sì ai finanziamenti per Benevento. Ma lui smentisce

Angelo Moretti segnala una strana coincidenza: il Governo avrebbe sbloccato dei finanziamenti destinati al Comune campano proprio mentre il suo sindaco si muove per trovare “responsabili” in Parlamento. 

La crisi di Governo aperta nei giorni scorsi sta riportando agli onori delle cronache Clemente Mastella. Sindaco di Benevento, un passato in Parlamento e da Ministro – sia per il Centrodestra che per il Centrosinistra – esperto di movimenti parlamentari e, last but not least, marito di Sandra Lonardo, senatrice eletta con Forza Italia ma da tempo vicina alle posizioni del Governo. Non è un caso che Clemente da Benevento sia per sua stessa ammissione il fulcro delle trattative che potrebbero portare una squadra di nuovi responsabili a sostegno di Conte, per far proseguire l’avventura a Palazzo Chigi del Premier sfiduciato da Matteo Renzi.

Un intervento non del tutto disinteressato, quello di Mastella a sostegno di Conte, secondo Angelo Moretti – Presidente di Civico 22 e avversario politico dell’ex leader Udeur – che sul settimanale Vita ha apertamente collegato l’attivismo mastelliano ad un grande finanziamento che il Governo avrebbe appena approvato – il 13 gennaio – destinato alla città sannitica. “Nella giornata campale del 13 gennaio 2021  arriva magicamente un lasciapassare al finanziamento all’opera più insulsa, inutile e dispendiosa di questa piccola città“, scrive Moretti riferendosi alla costruzione, nel Comune campano, di un grande parcheggio sotterraneo.

Mastella ribatte, contesta la ricostruzione e minaccia querele. E i fatti sembrano, in parte, dargli ragione: il finanziamento c’è, ma nei verbali di Palazzo Chigi non vi è traccia delle date riportate dalla pubblica accusa mossa da Moretti. “Il finanziamento in questione“, dice il sindaco di Benevento, “risale all’anno 2017 – ‘Bando periferie – delibera CIPE’ – e il relativo progetto fu deliberato dalla giunta comunale addirittura nell’agosto del 2016“. Insomma, un progetto decisamente precedente a qualsiasi crisi di Governo in corso, visto che avviato addirittura nel corso delle precedente legislatura. “È una ricostruzione illecita, falsa e cattiva, oltre che grottesca e risibile, quella di collegare il mio attuale sostegno politico al governo nazionale con questo vecchio finanziamento, spacciandolo per nuovo“.

Insomma, se da una parte è innegabile come i fondi per il parcheggio voluto da Mastella esistano, dall’altra le accuse di Moretti non trovano conferme per quel che riguarda l’andamento cronologico degli eventi. Difficile capire come stiano le cose. Ma in un Paese in cui la parola “responsabili” fa tornare immediatamente alla memoria le immagini e le parole di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, un po’ di sana diffidenza rispetto alle ragioni reali di chi oggi sembra pronto al grande salto sul carro della Maggioranza è certamente comprensibile e, probabilmente, doverosa.

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