Le restrizioni di Natale entrano nel vivo: ultime ore di apertura. Da mezzanotte zona rossa

Con lo stop agli spostamenti tra Regioni scattato lunedì, sono entrate in vigore le prime misure restrittive in vista del Natale. Da domani, però, si entra nel vivo: scatta la zona rossa nazionale. 

restrizioni di Natale: oggi ultimo giorno di apertura per i negozi
Controlli nelle vie dello shopping/Filippo Monteforte, Getty Images

Lunedì, con l’inizio della settimana di Natale, sono entrate in vigore le prime restrizioni che porteranno – in una sorta di escalation – all’ingresso dell’Italia in zona rossa, a partire da domani, giovedì 24 dicembre. Da due giorni, come previsto dal decreto varato dal Governo ad inizio dicembre, è stata sospesa la possibilità di spostarsi da una Regione all’altra, pur rimanendo per il resto in vigore tutte le regole previste dal colore assegnato ad ogni singolo territorio.

Cosa si può fare fino al 23 dicembre 

La gran parte dell’Italia, ormai, rientra in zona gialla – uniche eccezioni sono le arancioni Abruzzo e Campania ed il Veneto, giallo ma sottoposto a restrizioni speciali volute dal Presidente Luca Zaia – e, ancora per oggi, potrà contare su negozi aperti fino alle 21, bar e ristoranti in attività fino alle 18 e sulla possibilità di muoversi liberamente sul territorio regionale, sempre nel rispetto del coprifuoco che scatta alle 22 e dura fino alle 5. Via libera quindi agli acquisti ed ai regali last minute, visto che per tutta la giornata odierna sarà ancora possibile muoversi senza restrizioni, fatta salva la raccomandazione di evitare di formare assembramenti nelle vie principali dello shopping, all’interno dei negozi e dei grandi centri commerciali.

Le limitazioni sono più intense, come detto, per Abruzzo e Campania, ancora arancioni per motivi diversi: se la Regione adriatica è infatti costretta nella fascia intermedia dal monitoraggio nazionale, che non ha ancora riscontrato le condizioni per promuoverla in fascia gialla, il caso campano è diverso: è stato infatti il Governatore Vincenzo De Luca ad optare per l’istituzione di una zona arancione nei giorni che precedono il Natale, quando – come noto – scatteranno nuove restrizioni a livello nazionale. Per queste due Regioni, la possibilità di movimento è intatta ma limitata esclusivamente all’interno dei confini comunali, salvo – come sempre – casi di necessità, lavoro o salute. Chiusi, inoltre bar e ristoranti: non a caso negli ultimi giorni i ristoratori campani sono tornati in strada per contestare le decisioni del Presidente De Luca. Ancora diverso il caso del Veneto, dove già dal 19 dicembre sono in vigore le limitazioni volute da Zaia: stop alla circolazione tra comuni a partire dalle 14, in una sorta di zona intermedia tra il giallo e l’arancione.

Dal 24 dicembre scatta la zona rossa

A partire da domani, e per i quattro giorni successivi, però, le cose cambieranno radicalmente: scatta infatti la zona rossa di Natale: le chiusure riguarderanno tutte le attività – salvo quelle che si occupino di beni di prima necessità – e gli spostamenti dovranno essere puntualmente motivati con un modulo di autocertificazione. Fermo restando il coprifuoco – e tenendo conto del limite regionale – è stata tuttavia prevista una importante deroga alla possibilità di muoversi: sarà infatti possibile andare in visita presso un’abitazione privata – non necessariamente di parenti o “congiunti” – in numero non superiore a due persone – fatta eccezione per i minori di 14 anni, che non rientrano nel computo – e non più di una volta al giorno.

Il calendario delle feste, tra rosso e arancione

Le regole per il Natale saranno in vigore dal 24 dicembre al 6 gennaio, con un’alternanza tra zona rossa ed arancione. Passati i giorni festivi, infatti, l’Italia tornerà per tre giorni ad essere arancione – 28, 29 e 30 dicembre: riapriranno i negozi – ma non i bar e i ristoranti – e si potrà tornare a muoversi all’interno del proprio comune senza motivare gli spostamenti. Per i centri più piccoli, al di sotto dei 5000 abitanti, è prevista una limitazione diversa, non legata ai confini comunali: sarà infatti possibile muoversi in un raggio massimo di 30 chilometri da casa. La nuova zona rossa arriverà per capodanno, con una serrata generale imposta dal 31 dicembre al 3 gennaio. Poi una macchia arancione – rappresentata dal 4 gennaio – prima del ritorno al rosso in occasione della Befana – 5 e 6 gennaio. Infine, almeno secondo le previsioni attuali, dal 7 gennaio ogni Regione tornerà a seguire esclusivamente le regole previste dalla zona in cui è inserita.

 

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