Processo Gregoretti, Conte rifiuta di andare in Tribunale: vuole essere interrogato “a casa sua”

Per il caso Gregoretti, che vede come imputato l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il Premier Giuseppe Conte ha deciso di non recarsi in Tribunale a Catania.

conte_salvini_gregoretti 11.12.2020 Leggilo.org
Getty Images/ Vincenzo Pinto

Sabato 12 dicembre il leader della Lega, Matteo Salvini, sarà nell’aula bunker Bicocca del tribunale di  Catania per l’udienza preliminare del processo sui fatti inerenti la nave Gregoretti. Salvini, che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di Ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona per aver impedito per quattro giorni lo sbarco di 131 persone.  Il 12 febbraio scorso il Senato – grazie ai voti favorevoli del Movimento Cinque Stelle – ha ha dato il via libera a procedere contro Matteo Salvini. Il leader della Lega si è dichiarato pronto ad affrontare il processo ma ha sempre sostenuto che anche il resto del Governo fosse al corrente della decisione di impedire lo sbarco dei migranti a bordo della Gregoretti. In particolare Salvini ha sempre fatto i nomi del Premier Giuseppe Conte e dei ministri pentastellati Luigi Di maio e Danilo Toninelli quali co-responsabili di aver condiviso con lui la decisione di bloccare i naufraghi e l’equipaggio della nave militare italiana per cinque giorni.

E, infatti, sabato sono attesi in aula a Catania anche gli allora ministri Toninelli ed Elisabetta Trenta – ex Ministro della Difesa – i quali hanno confermato la loro presenza. Il “grande assente”, invece, sarà il Premier Giuseppe Conte il quale ha chiesto espressamente di essere interrogato “a casa sua”, cioè a Palazzo Chigi. Convocato più di un mese fa, il Presidente del Consiglio  solo ieri ha fatto sapere al giudice per l’udienza preliminare  Nunzio Sarpietro di non essere disponibile a recarsi a Catania.  Conte ha manifestato l’intenzione di volersi avvalere dell’articolo del codice di procedura penale che dà facoltà al Presidente del Consiglio di essere ascoltato a Roma. Pertanto ora il giudice dovrà fissare una nuova udienza e recarsi a Roma per ascoltare la testimonianza di Giuseppe Conte in uno dei saloni di Palazzo Chigi. Il Premier ha sempre negato il suo coinvolgimento nel caso Gregoretti.

Impostazioni privacy