Dpcm Natale, il Governo cambia il divieto di spostamento: nuovo decreto in arrivo

Il Governo chiarisce, una volta e per tutte, come dovremo regolarci con gli spostamenti durante il periodo natalizio e si prepara ad allargare la stretta delle limitazioni. 

La decisione del Governo di limitare fortemente gli spostamenti in occasione delle festività natalizie ha sollevato grandi polemiche. Al di là della contrarietà al provvedimento mostrata dalle Regioni, oltre che da moltissimi cittadini, sono numerosi gli aspetti non completamente chiari del nuovo pacchetto di restrizioni. Tra limiti e deroghe, il Governo ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini una pagina sul proprio sito  finalizzata a sciogliere i dubbi su ciò che si potrà o non si potrà fare in questo  Natale 2020. Tra gli importanti chiarimenti forniti dalla pagina di domande frequenti – le FAQ – pubblicata dall’Esecutivo, particolarmente rilevante è quello relativo alla possibilità di raggiungere il proprio partner anche in un altro comune. Una possibilità esplicitamente concessa anche nel periodo compreso tra 21 dicembre e 6 gennaio. Sul sito del Governo, infatti, si legge che sarà possibile ricongiungersi “se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione“.

E proprio questo divieto è apparso tra i più difficile da accettare, potendosi creare situazioni paradossali di congiunti o familiari a cui sarebbe vietato incontrarsi perchè residenti in comuni diversi, fosse anche di pochi chilometri. Nella giornata di ieri hanno iniziato a circolare voci su una possibile modifica al testo del Decreto Natale. Il Premier Giuseppe Conte, preoccupato dalla grande quantità di contestazioni arrivate dall’Opposizione – ma non solo – avrebbe “aperto una riflessione” sul tema degli spostamenti tra comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Il punto è che, nonostante il passaggio parlamentare per la conversione in legge non sia indispensabile – visto che gli effetti del testo sono limitati nel tempo alla data del 7 gennaio – il Presidente del Consiglio si sarebbe reso conto di essere isolato nella difesa di misure tanto severe e di non poter più contare, quanto meno su questo specifico aspetto, su una Maggioranza politica. Con lui, sulla linea del rigore, soltanto i Ministri della Salute Roberto Speranza e dei Beni Culturali Dario Franceschini; dall’altra parte, a insistere per un allentamento delle misure sugli spostamenti, Italia Viva, buona parte del Partito Democratico, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e, chiaramente, tutta l’Opposizione. In un contesto del genere – e con un clima interno alla Maggioranza già incandescente per le dispute su Mes e Recovery Fund – Conte sembrerebbe quindi intenzionato a percorrere la via della mediazione. Tirare troppo la corda, in un momento come questo, potrebbe essere un rischio e il passaggio parlamentare di mercoledì scorso ha dato diverse avvisaglie al Premier: l’ultimatum di Matteo Renzi sul Recovery  – indirettamente approvato dal silenzio di Pd e M5S – e l’asse, possibile, tra centrodestra e Italia Viva.
Probabile quindi che già a breve possa arrivare una soluzione, nella forma di un nuovo decreto – visto che l’Esecutivo difficilmente si prenderà il rischio di portare in aula questo testo per introdurvi modifiche – che permetta come minimo la possibilità di spostarsi all’interno della Provincia di residenza, consentendo così – soprattutto a chi abiti in comuni particolarmente piccoli – di muoversi per poter festeggiare il Natale con i propri cari. In alternativa, potrebbero essere modificate soltanto le Faq, ipotesi che appare però molto meno convincente dalle parti di Palazzo Chigi. Immutata, invece, la regolamentazione degli spostamenti tra Regioni, che resteranno proibiti tra il 21 dicembre ed il 6 gennaio.
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