“Niente di grave” in Gran Bretagna i primi effetti collaterali per il vaccino. In Italia si avvicina l’obbligatorietà

E’ iniziata solo ieri la campagna vaccinale anti Covid in Gran Bretagna e già si stanno manifestando le prime reazioni allergiche.

vaccino_reazioni_allergiche 09.12.2020 Leggilo.org
Getty Images/ Andreas Solaro

Solo ieri il Regno Unito ha lanciato il programma di vaccinazione di massa anti Coronavirus. La prima a sottoporsi alla somministrazione del farmaco è stata Margaret, una signora che tra qualche giorno spegnerà 91 candeline. Il Governo ha già previsto che, entro la fine di quest’anno, circa tre milioni di persone saranno vaccinate con il vaccino prodotto dal colosso Pfizer BioNTech. E, in seguito, con l’arrivo di altri vaccini come quello di Oxford e Moderna, il Regno Unito conta di poter vaccinare tutta la popolazione sul suolo britannico entro l’estate del 2021. Per velocizzare l’iter burocratico, Londra ha deciso di avvalersi dell’autorizzazione di emergenza che consente di bypassare la valutazione dell’Agenzia europea per i medicinali. Possibilità di cui possono avvalersi tutti i Paesi dell’Unione europea, compresa l’Italia.

Eppure il Pfizer, ad appena 24 ore dal via alla campagna vaccinale, sta già andando incontro ad una prima piccola battuta d’arresto. Infatti tra le centinaia di persone che ieri sono state vaccinate, due  hanno riscontrato reazioni allergiche simili a quelle di cui avevano già sofferto in passato. Si tratta di due soggetti di circa 40 anni che lavorano presso case di riposo. Per questa ragione la Mhra -Medicines and Healthcare products Regulatory Agency –  ossia l’agenzia del farmaco britannica, la medesima che solo una settimana fa ha approvato il vaccino di Pfizer/BioNTech ha preferito fare un piccolo passo indietro sconsigliando di vaccinarsi a tutti coloro che  in passato hanno sofferto a lungo di allergie significative. Nel comunicato ufficiale si legge: “Tutti coloro che in passato hanno avuto gravi allergie a vaccini, medicine e cibo, e cioè reazioni anafilattoidi, oppure coloro cui è stato già prescritto di portare sempre con sé un autoiniettore di adrenalina, farebbero bene a non sottoporsi al vaccino Pfizer/BioNTech”.  Il professor Stehphen Powis, direttore medico del servizio sanitario nazionale dell’Inghilterra – Nhs England – ha cercato di minimizzare riconducendo tutto ad una estrema prudenza e sostenendo che si tratta di procedure standard che valgono per tutti i nuovi vaccini. Tuttavia tutti gli ospedali conivolti nella distribuzione del vaccino Pfizer sono stati già messi sull’attenti ed è stato raccomandato di evitare la somministrazione ai soggetti che hanno avuto episodi importanti di allergia in passato.

Eppure l’agenzia americana Food and Drug Administration aveva recentemente dato il via libera al Pfizer assicurando non solo la sua efficacia – pari al 95% secondo alcuni studi – ma anche la sua sicurezza. L’agenzia statunitense ha garantito che il farmaco ha funzionato molto bene su tutti i volontari a prescindere da etnia, peso ed età. L’agenzia Europea del farmaco dovrebbe esprimersi in merito a Pfizer e a Moderna il prossimo 29 dicembre. La Pfizer, insieme alla Moderna, dovrebbero fornire all’Italia circa 10 milioni di dosi, come ha spiegato il Ministro della Salute Roberto Speranza, entusiasta per l’arrivo del farmaco.  Nelle intenzioni – e nelle speranze – del Governo, in Italia dovremmo raggiungere nel giro di poco la copertura di almeno il 60%. A tal fine non si può ancora escludere l’ipotesi d’introdurre qualche forma di obbligatorietà. Qualcuno ha addirittura proposto di impiegare l’esercito per obbligare i cittadini. Per incentivare gli italiani a farsi vaccinare, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato che si vaccinerà non appena il farmaco approderà nel nostro Paese, ma senza scavalcare l’ordine  stabilito dagli esperti.

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