Ici e Imu da far pagare alla Chiesa, il PD non vuole neanche parlarne

Il Mes e la patrimoniale sono l’ennesimo pomo della discordia tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle.

mes_grillo 04.12.20 Leggilo.org
Francesco Boccia Facebook

Il Mes divide la Maggioranza. I temi su cui Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle non sono d’accordo sono sempre stati tanti e forse l’urgenza di avere fondi dettata dall’emergenza sanitaria, sta portando tutti i nodi al pettine con una velocità superiore al previsto. Dopo la bocciatura alla Camera della patrimoniale esemplata sul modello spagnolo proposta dai deputati Nicola Fratoianni e Matteo Orfini – non troppo gradita neppure all’ala più moderata del PD – il co-fondatore del M5S, sul suo blog, non ha perso tempo a proporne un’altra. Beppe Grillo – forse prossimo all’uscita dalla politica – ha affondato il Mes con un articolo dal titolo “La Mes è finita” nel quale lo definisce del tutto inutile. Al suo posto, propone, invece una patrimoniale ma solo per quelli che lui definisce “i super ricchi” e far pagare l’Imu e l’Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa.

Di fronte a questo ennesimo “no” dei pentastellati alle idee portate avanti dai Dem, due ministri sono intervenuti per ammonire gli alleati Cinque Stelle.  Il responsabile degli Affari Ue Enzo Amendola ha puntualizzato: Nella nostra tradizione politica, un governo ha una maggioranza che gli dà mandato in Europa. Penso che il M5S farà una riflessione interna ma un Governo che non ha una maggioranza in politica estera deve far riflettere”. Meno allusivo e più tagliente l’intervento del Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che ai microfoni di Coffee Break su La7 ha dichiarato: “L’esecutivo va avanti finchè c’è una maggioranza che ha una visione comune. Altrimenti sarebbe il caso che le forze politiche si guardino in faccia e facciano le loro scelte”. Come a dire: se continuate a opporvi ad ogni nostra ide allora meglio che ognuno vada per la sua strada.

Il PD, infatti, nelle ultime settimane strizza sempre più frequentemente l’occhio a Forza Italia di Silvio Berlusconi grazie al quale è stato approvato lo scostamento di bilancio. E, accantonata la tassa sul patrimonio di Fratoianni, ora i Dem sperano che proprio gli Azzurri vadano in loro soccorso il 9 dicembre per avere i numeri necessari a far passare la riforma sul Mes. Ma, questa volta, i forzisti sembrano non rispondere positivamente all’ Sos lanciato dal partito di Nicola Zingaretti. Infatti il senatore Renato Schifani è stato piuttosto chiaro sulla questione: “Se in Senato la maggioranza non avrà i voti sulla risoluzione per il Mes non riceverà certo l’aiuto di Forza Italia. Un governo che non è unito sulla politica estera non può occuparsi delle vicende del Paese”.

 

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