Indagine della Procura, il premier Conte difende la compagna Olivia Paladino in conferenza stampa

Il Premier Giuseppe Conte interviene sul caso della scorta alla propria compagna, Olivia Paladino: “Contro di noi accuse false e diffamatorie”. 
Conte difende la compagna Olivia Paladino
Giuseppe Conte ed Olivia Paladino/Facebook Pinù Chiari
Non dev’essere un periodo facile per il Premer Giuseppe Conte. Alle questioni politiche che stanno movimentando questo inizio di dicembre – con il nuovo Dpcm che scontenta le Regioni e le tensioni interne alla Maggioranza sul ratifica della riforma del Mes che mettono a rischio addirittura la tenuta del suo Governo – si è aggiunta, negli ultimi giorni, l’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma con l’ipotesi di peculato, per un possibile uso improprio del servizio di scorta.
Sulla vicenda – che ha visto coinvolta la compagna del Presidente del Consiglio Olivia Paladino – dopo giorni di silenzio ha preso la parola anche il Premier, dicendosi molto dispiaciuto per gli “attacchi personali” ricevuti dalla partner. “E’ stato detto che il 31 ottobre saremmo stati a cena in un ristorante dopo che avevo firmato un Dpcm per la chiusura dei ristoranti, è falso e diffamatorio“, chiarisce Conte, specificando che l’ultima visita della coppia ad un ristorante risale al 25 settembre.
Il Premier replica poi alle accuse, provenienti dall’Opposizione, di aver utilizzato impropriamente la scorta messa a sua disposizione: “E’ completamente falso: la mia compagna non ha preso l’auto di scorta, non ho mandato la scorta, la scorta era lì per me, era in attesa che scendessi. L’uomo della scorta è intervenuto perché ha visto concitazione e trambusto“. Una dichiarazione, rilasciata alla fine della conferenza stampa con cui Conte ha illustrato i punti principali del nuovo Dpcm anti-Covid, che conferma la ricostruzione trapelata prima ufficiosamente da Palazzo Chigi, poi ufficialmente con l’intervento del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nel Question Time della Camera.
Il Ministro degli Interni, nella sua risposta al Senatore della Lega Alessando Morelli, ha chiarito che la scorta si trovava in zona per via della presenza del Premier all’interno dell’appartamento della signora Paladino, proprio adiacente al supermercato dove si sono svolti i fatti, e che sarebbe intervenuta su segnalazione del personale del negozio, preoccupato per lo stato di turbamento della donna. Sta di fatto che, per fare chiarezza sul caso, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo.
La storia, ormai nota ai più, risale allo scorso 26 ottobre. Quel giorno, sulle tracce della “first lady” c’era una troupe de Le Iene, guidata dall’inviato Filippo Roma che intendeva rivolgere alla signora alcune domande su presunti interventi del Governo in favore delle attività del padre. La donna, per sottrarsi alle domande, decide di rifugiarsi all’interno di un supermercato, dove consegna un borsone ad un uomo – un dipendente del negozio. Subito dopo, l’uomo si rivolge agli uomini della scorta, posizionati davanti all’attività, che intervengono per accompagnare la signora Paladino a casa. Da qui, in seguito alle prime informazioni trapelate sul caso, sono nate interpellanze parlamentari da parte della Lega e un esposto, presentato presso la Procura di Roma, da parte di Roberta Angelilli, ex eurodeputata di Fratelli d’Italia.
Paladino, la cui relazione con il Premier dura ormai da molto tempo, è la figlia di Cesare, proprietario dell’Hotel Plaza di Roma, situato a pochi metri da Piazza di Spagna e, seguendo le orme del padre, è una manager nel settore alberghiero.
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