Nuovo Dpcm, il Governo non cede: per bar e ristoranti nulla cambia

Nuove misure in arrivo per Natale. Il premier Giuseppe Conte e il Ministro della Salute Roberto Speranza si dicono ottimisti anche se le misure del nuovo Dpcm non saranno un “liberi tutti”.

conte 25 novembre 2020
Getty Images/Patricia de meilo Moreira

Il Ministro della Salute Roberto Speranza sta monitorando ormai da settimane la situazione del Paese e – nel suo ultimo intervento – ha dichiarato di essere abbastanza ottimista di fronte all’ennesima discesa del valore dell’indice di contagio Rt a 1,2. Questo, a una settimana circa dall’emissione del prossimo Dpcm , l’ultimo prima del Natale. Quello che ci dirà come potremo trascorrere le nostre feste: se con la famiglia che magari vive in un’altra Regione oppure no, se al ristorante per il consueto cenone oppure a casa con massimo sei persone. Speranza, pur cautamente ottimista, ha puntualizzato che  siamo ben lontani dalla fine dell’emergenza e che le festività saranno comunque regolate da alcune restrizioni.

Non si tratterà comunque di una festività a “porte chiuse”. Secondo le misure previste dal Decreto che entrerà in vigore dal 4 dicembre i negozi potranno riaprire e restare aperti fino alle ore 22 in modo da contingentare gli ingressi che, si prevede, saranno copiosi in vista dell’acquisto dei regali. E con l’allungamento dell’orario dei negozi, inevitabilmente, slitterà anche il coprifuoco che potrebbe, addirittura, arrivare oltre la mezzanotte per la vigilia e capodanno.

Bar e ristoranti, invece, dovranno continuare a rispettare il limite orario fissato per le ore 18: niente cenone pertanto, se non da asporto ma consumato rigorosamente a casa. Da soli o in compagnia? Questo è uno dei nodi che restano ancora irrisolti. Infatti anche nel nuovo Dpcm gli spostamenti da una Regione all’altra restano consentiti solo per motivi di necessità come salute o lavoro anche qualora tutta l’Italia dovesse – finalmente – colorarsi di giallo. Tuttavia saranno consentiti i ricongiungimenti con familiari stretti come i genitori o il coniuge o il partner convivente per poter trascorrere insieme le feste.

Il ministro – ospite a Di Martedì su La7 – ha chiarito: “Gli spostamenti sono consentiti solo da zona gialla a zona gialla. Bisogna ridurre il più possibile le relazioni con altre persone se non sono indispensabili e restare a casa ogni volta che è possibile”. Resta ancora da valutare se concedere agli italiani di raggiungere la eventuale seconda casa mentre resta ferma la chiusura delle piste da sci. E a rischio è anche la veglia di Natale
“Allo stato, il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa della vigilia”. Domani l’Esecutivo si riunirà per stabilire quante persone potranno sedersi alla medesima tavola durante le cene e i pranzi natalizi. Non è escluso che al Dpcm in arrivo all’inizio del mese prossimo non ne possa seguire un altro valido soltanto per i giorni di festa, forse attorno al 20 dicembre.

 

 

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