Il senatore Nicola Morra sulla Calabria “Ogni popolo ha la classe politica che si merita”

Bufera sul senatore del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, dopo le sue dichiarazioni sulle elezioni regionali in Calabria e sulla figura della Presidente Jole Santelli, recentemente scomparsa.

Nicola Morra "Noto che Santelli era malata oncologica"
Nicola Morra/Facebook

Infuria la polemica su Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia in quota Movimento 5 Stelle. Intervistato da Radio Capital in merito all’arresto del presidente del Consiglio Regionale calabrese Domenico Tallini, ha definito con parole durissime la situazione della Regione, citando anche il caso della ex Presidente Jole Santelli, recentemente scomparsa: “Sarò politicamente scorretto ma era noto a tutti che la Presidente della Calabria Jole Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso“. Parole apparse fuori luogo a molti, cui Morra ha però fatto seguire un’ulteriore stoccata: “Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte“. Nel corso dell’intervista, il Senatore grillino ha poi sottolineato come Tallini – arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di aver favorito la ‘ndrangheta in una serie di affari, ai tempi in cui era assessore regionale, in cambio di voti – sia stato l’esponente politico che ha raccolto il maggior numero di preferenze nel collegio di Catanzaro e certamente uno dei più votati in tutta la Regione, dimostrando, secondo Morra, “che ogni popolo ha la classe politica che si merita”. Alla luce di questi elementi, il Presidente della Commissione antimafia ha definito irreuperabile la situazione della Calabria.

Parole che hanno scatenato sul Senatore la dura reazione da parte di moltissimi esponenti del Centrodestra, che ora chiede a gran voce le sue dimissioni. In prima linea il numero uno della Lega Matteo Salvini, che definisce “vomitevoli” le parole di Morra .Sulla stessa lunghezza d’onda anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, secondo cui Morra sarebbe “indegno” di ricoprire la carica di Senatore e di Presidente di una Commissione parlamentare. Anche da Forza Italia piovono critiche: e così se Licia Ronzulli chiede al Movimento 5 Stelle di prendere pubblicamente le distanze dalle affermazioni del suo Senatore, Maria Stella Gelmini arriva a minacciare il blocco dei lavori in commissione Antimafia finché Morra non rassegnerà le proprie dimissioni.  Duro attacco anche da Claudio Durigon, parlamentare e responsabile del lavoro per la Lega, che definisce “ripugnanti” le affermazioni di Morra.  “Frasi vergognose e incomprensibili“, prosegue Durigon, che evidenziano un “atteggiamento da bullo sconsiderato” ritenuto dal deputato leghista incompatibile con qualsiasi tipo di carica istituzionale. “Uno così prima si deve dimettere e poi deve farsi curare, iniziando un percorso di riabilitazione“, conclude Durigon.

Morra, dal canto suo, tiene botta, accusando chi lo critica di aver strumentalmente tagliato e cucito le sue dichiarazioni e cercando di rimettere al centro del dibattito quello che, dal suo punto di vista, rimane il tema centrale: l’arresto – con gravissime accuse di collaborazione con la malavita organizzata – di un alto esponente delle istituzioni regionali calabresi. “Nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la ‘ndrangheta ha fatto a danno della sanità guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla”.

 

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