Graziano Delrio “Temo la rabbia delle persone miti. Dobbiamo dare aiuti economici immediati”

Il capogruppo del Partito Democratico Graziano Delrio mette ancora una volta in guarda il Premier Giuseppe Conte sull’urgenza di intervenire a sostegno di tutte quelle categorie che vengono colpite dalle nuove misure di contenimento.

Dare ascolto alla “rabbia dei più miti“. E’ questa l’indicazione che il capogruppo alla Camera del Partito Democratico Graziano Delrio dà al Governo, in un momento in cui la tensione sociale rischia di divampare pericolosamente. I fatti di Napoli – condannati e definiti “inaccettabili” da Delrio – stanno lì a testimoniare che, al di là di chi prova a cavalcare l’onda per ragioni di interesse, sono moltissimi, ormai, gli italiani  arrivati al limite della sopportazione, dopo un 2020 iniziato male e che, adesso, sembra destinato a finire anche peggio. Intervistato da La Stampa, il Deputato Dem prova a mettere in ordine le priorità: “Ora dobbiamo fare tutto il necessario per fermare il contagio”. E a chi gli fa notare che una nuova chiusura può rappresentare il colpo di grazia per migliaia di attività in tutto il Paese, risponde che, a fronte di ulteriori sacrifici, in questo momento necessari, devono arrivare al più presto interventi di sostegno: “I ristori devono essere immediati. E bisogna cercare di introdurre sempre di più norme generiche e non particolari“. Parole che potrebbero non rassicurare più di tanto tutte quelle persone che, stremate dalla crisi economica, sono in molto casi ancora in attesa dell’erogazione della cassa integrazione primaverile: “Lo so e non deve più succedere. Il presidente del Consiglio ci ha garantito che stanno lavorando al decreto necessario, che potrebbe arrivare già domani. La parola chiave ora è tempestività. Nelle misure per contenere il virus e nei ristori per le categorie colpite”.

Dalle parole di Delrio trapela una certa preoccupazione. L’elemento più importante, secondo il deputato, è l’attenzione che va data alle sofferenze della popolazione: “c’è molta fragilità e impazienza, che rischia di trasformarsi in rabbia. Quelli che mandano avanti il Paese, e magari devono saltare due giorni di lavoro perché non arriva il risultato del tampone. Bisogna stare attenti che queste persone continuino a fidarsi delle istituzioni“. Perché – specifica – la situazione è oggi molto diversa rispetto a 8 mesi fa: a marzo, la comunità nazionale si strinse attorno alle istituzioni, comprendendo la difficoltà di un’emergenza imprevedibile. Oggi non è più così: “Per questo vanno ascoltati e capiti“.

Una delle novità introdotte dal nuovo Dpcm riguarda il ritorno quasi totale all’utilizzo della didattica a distanza per le scuole superiori. Un tema, quello della riapertura delle scuole, su cui lo stesso parlamentare Pd aveva insistito a lungo, nelle scorse settimane. Ma ora, spiega, di fronte a una situazione dei contagi tanto allarmante, “la didattica a distanza è il male minore: un provvedimento doloroso ma necessario“. L’obiettivo – precisa – è la riduzione dei contatti tra  i ragazzi sia negli istituti che all’esterno, soprattutto per quel che riguarda l’affollamento sui mezzi pubblici. Nel difendere la scelta del Governo di utilizzare Chiara Ferragni e Fedez come testimonial per sensibilizzare i più giovani all’utilizzo della mascherina – decisione che, dice, andava forse presa prima, con lo scopo di far scaricare a tutti la App Immuni – Delrio ammette che si sarebbe dovuti arrivare a questa seconda ondata con un maggior livello di preparazione: “Da un lato c’è la responsabilità individuale dei cittadini. Dall’altro c’è il livello istituzionale che deve dare risposte efficaci e chiare, in modo che i cittadini non si sentano sbattuti qui e là come nel vento di una tempesta“.

E se sul piano sanitario, secondo il Deputato democratico, “passi avanti sono stati fatti“, non si può dire lo stesso a proposito degli interventi volti a potenziare i trasporti pubblici e il sostegno ai medici di medicina generale. Per questo, dice Delrio, è fondamentale per l’Italia fare ricorso al Mes: “Noi del PD siamo tutti convinti che vada preso. Con tutta la maggioranza abbiamo chiesto che si presenti un piano rafforzato della sanità territoriale, e attendiamo che il premier lo presenti in Parlamento. Il momento è adesso, bisogna accelerare“.

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