“Due settimane fa avevo previsto i 16.000 casi prima di Natale. Li abbiamo avuti ieri”

“I politici sono terrorizzati”, dice il consulente del Governo Walter Ricciardi, secondo cui la crescita esponenziale dei contagi è dovuta ad un grave ritardo nell’introduzione di forti misure restrittive che possano efficacemente garantire il contenimento del virus.

Sono parole d’allarme quelle del consigliere del professor Walter Ricciardi, docente di igiene all’Università Cattolica e consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza. Secondo Ricciardi, infatti, la situazione di crescita esponenziale dei contagi che stiamo vivendo è in gran parte dovuta alla mancanza di interventi tempestivi da parte del Governo: “Ci troviamo di fronte a un andamento esponenziale perché non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto fare due settimane fa”.

I numeri sono in costante crescita e la prospettiva, per i giorni a venire, è tutt’altro che incoraggiante. A confermarlo sono i dati relativi all’indice di trasmissione Rt, che nelle aree metropolitane, sottolinea ancora Ricciardi, ha raggiunto la preoccupante soglia di 2.3: “significa che il raddoppio dei casi può avvenire di giorno in giorno, come già iniziamo a vedere in Lombardia“.

Il professore, d’altra parte, aveva iniziato a lanciare segnali di grande preoccupazione già da qualche tempo: “Due settimane fa ho detto che viaggiavamo sulla lama del rasoio e avevo previsto i 16.000 casi prima di Natale. Ma li abbiamo avuti ieri“. La principale causa di un incremento tanto importante, spiega, sarebbe dovuta proprio ai ritardi negli interventi di contenimento varati dai Governi, da noi come in gran parte degli altri paesi: “La politica è in ritardo, non solo in Italia. I politici sono terrorizzati dalla crisi economica, dal prendere le decisioni che dovrebbero prendere al momento giusto e nel modo giusto“.

Senz’altro una situazione non facile, quella di dover prendere decisioni tanto importanti in un momento in cui la sicurezza sanitaria e l’andamento economico sembrano essere l’una contrapposta all’altro. Dal canto suo, il professor Ricciardi non ha alcun dubbio sulla strada da seguire: “Il nostro compito è di porci in modo lucido e responsabile. La metodologia epidemiologica è una delle branche della medicina con la maggiore capacità predittiva, era scontato che prima o poi ci sarebbe stato un evento del genere”.

Non è un caso che, stando a quanto trapela nelle ultime ore, il Governo stia mettendo a punto il testo di un nuovo Dpcm, che potrebbe essere varato già nel fine settimana. Nel testo saranno inserite nuove misure di contenimento, che potrebbero anche prendere spunto da alcune delle iniziative prese fino a questo momento dalle singole amministrazioni regionali. La strada maestra rimane, per il Premier Giuseppe Conte, quella delle chiusure localizzate, che dovranno essere estese a tutte quelle aree che, dati alla mano, risultano maggiormente esposte a rischi: “Il lockdown si può evitare se vengono prese misure rapide, urgenti, forti e adesso“, ha spiegato il Presidente del Consiglio, che ha però sottolineato che i provvedimenti fin qui presi non siano stati sufficienti: “Le misure sul coprifuoco non si sono dimostrate efficaci in Paesi come Francia e Spagna. Anche perché, come ha ironizzato qualcuno, il Covid non lo portano i metronotte ma le masse di persone che si addensano nei locali e sui trasporti locali“.

Impostazioni privacy