Coronavirus nel Lazio, 7 mesi buttati: fila di ore per fare un tampone

La gestione dell’emergenza Covid in alcune Regioni sta sfuggendo di mano. Nella Capitale mancano posti letto e le attese per fare il tampone sono molto lunghe.

 

La seconda ondata di Covid – per quanto prevedibile – ha colto l’Italia ancora una volta impreparata. Ora si sa meglio come trattare il virus rispetto a marzo ma il problema resta l’organizzazione del sistema sanitario nel suo complesso. In alcune Regioni mancano medici, infermieri e operatori sanitari. Quasi ovunque i posti letto non sono ancora sufficienti e non si riesce a fare un adeguato tracciamento a causa dei tempi – lunghi – per effettuare i tamponi e avere i risultati. La Regione amministrata dal segretario del PD Nicola Zingaretti, al momento, non sembra distinguersi per efficienza nella gestione dell’emergenza. In queste ore ha lasciato sconvolti la notizia di una donna di 85 anni lasciata a dormire tutta la notte in ambulanza perché a Roma in nessun ospedale vi era un posto per una paziente Covid. La signora non solo era affetta dal virus e con evidenti sintomi ma – ciò che è pi grave – è malata di Alzheimer. Dunque lasciarla tutta la notte in ambulanza può avere ripercussioni non da poco sul suo equilibrio già fragile. Alla fine, solo la mattina successiva, è stato trovato un posto presso l’ospedale San Filippo Neri. La signora era un’ospite della Rsa Anni azzurri della Giustiniana dove circa un terzo dei pazienti è risultato positivo all’infezione virale. Già da giorni manifestava sintomi riconducibili al Coronavirus e per questa ragione la direzione aveva più volte tentato di contattare il Policlinico dei gemelli per disporre il ricovero ma ogni tentativo era caduto nel vuoto.  Il direttore del Pronto Soccorso dei gemelli, Francesco Franceschi, ha ammesso la drammaticità della situazione dichiarando: “Siamo tornati ai numeri di marzo e aprile per quanto riguarda gli accessi Covid”.

Non più incoraggiante la situazione di chi decide di effettuare il tampone. Fino alla settimana scorsa circa ci si doveva effettuare presso uno dei tanti Drive-In sparsi per la città e attendere anche fino a 12 ore prima di essere sottoposti al test il cui esito arrivava non prima di cinque giorni. Ora, con i tamponi rapidi, la situazione è sicuramente migliorata ma il termine “rapido” non è del tutto appropriato. Per effettuare il tampone nell’aeroporto di Fiumicino si possono aspettare anche 4 ore e mezza più un’altra ora circa per avere il risultato pur avendo la prescrizione medica. I test vengono eseguiti nel parcheggio, si resta tutto il tempo all’interno della propria auto dove si rimane anche per aspettare il risultato del test. Insomma si deve mettere in conto che se ci si mette in fila con la macchina alle 16 non si sarà liberi prima delle 21.30

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