Chieti, pugni in testa ad un diciottenne dopo l’inseguimento del branco. E’ in rianimazione

A Lanciano un diciottenne è finito in rianimazione in condizioni gravissime in seguito ad una lite degenerata.

Un ragazzo di 18 anni di Lanciano, in provincia di Chieti, si trova in rianimazione dopo aver subito un delicato intervento chirurgico che ha permesso di rimuovere un ematoma cerebrale, causato dall’aggressione subita da parte di una  baby gang. I fatti si sono svolti intorno alla mezzanotte di sabato, quando il ragazzo stava trascorrendo la sua serata in compagnia di una coppia di fidanzati nei pressi della ex strazione ferroviaria Sangritana, non lontano dal corso principlae della cittadina abruzzese. Secondo quanto emerge dalle testimonianze, a un certo punto i tre sarebbero stati chiamati da un gruppo di giovani che si trovavano nello stesso piazzale, poco distanti da loro. Un gruppo di almeno cinque persone, di cui faceva parte con ogni probabilità anche qualche minorenne, e che li invitava ad avvicinarsi a loro. I tre decidono di rifiutare la proposta, scatenando la reazione violenta del gruppo che nel giro di pochi istanti – forse indispettito da qualche parola di troppo volata nello scambio di battute – ha cominciato ad insultare i tre ragazzi e ad avvicinarsi in modo minaccioso.

Capita la situazione, la vittima e i due amici hanno subito cercato di allontanarsi dalla zona, ma i ragazzi dell’altro gruppo hanno iniziato un vero e proprio inseguimento, al quale è riuscita a sfuggire soltanto ca coppia di fidanzati. Il diciottenne, al contrario, è stato raggiunto e colpito con forza da un pugno alla tempia. Il ragazzo è crollato a terra privo di sensi e gli aggressori, forse preoccupati dalle conseguenze, si sono allontanati in fretta e furia. A quel punto i due fidanzati sono tornati per cercare di dare aiuto all’amico, riuscendo a fargli riprendere i sensi e accompagnandolo successivamente a casa. Poco dopo essere rientrato, però, il diciottenne ha accusato un malore, che ha spinto i suoi familiari a contattare immediatamente il 118. Trasportato prima all’ospedale di Lanciano e, poco dopo a quello di Pescara, il ragazzo è stato operato da una equipe di neurochirurghi, che hanno impiegato oltre due ore a rimuovere l’ematoma. Ora, la vittima si trova nel reparto di rianimazione, è intubato e le sue condizioni vengono definite ancora preoccupanti.

Intanto i Carabinieri della compagnia di Lanciano, sotto la guida del maggiore Vincenzo Orlando, stanno indagando sull’accaduto al fine di identificare il gruppo di ragazzi che si è reso responsabile dell’aggressione. Le ricerche, che possono contare anche sui filmati registrati dalle telecamere presenti in zona, sarebbero già a buon punto. Per quanto riguarda il movente della violenza, invece, appare chiaro che si sia trattato soltanto di una lite per futili motivi, degenerata forse anche in conseguenza dello stato di alterazione di alcuni dei protagonisti, visto che dalle ricostruzioni dei testimoni entrambi i gruppi stavano consumando alcolici. Sulla vicenda si è pronunciato anche il sindaco di Lanciano Mario Pupillo: “Si tratta di una brutta vicenda che dovrebbe farci riflettere. L’espressione di un malessere sociale che sfocia nell’aggressività gratuita e in episodi di bullismo” – ha spiegato il primo cittadino. “La nostra città non è diversa dalle altre, tuttavia è noto che quell’area, di proprietà non del Comune ma della società che gestisce la ferrovia, è mal frequentata soprattutto nei weekend. Non possiamo che chiedere alle forze dell’ordine di rafforzare ancora di più i controlli” – ha concluso Pupillo.

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