Danielle Madam insultata, il sindaco chiede per lei la cittadinanza italiana

Danielle Frédérique Madam è un’atleta del lancio del peso, vive a Pavia. Qualche giorno fa è stata oggetto di insulti razzisti e il sindaco leghista del comune lombardo ha deciso di scrivere al Presidente Mattarella per chiedere che le venga conferita la cittadinanza italiana.
Questa non dovrebbe essere una notizia: sto solo aiutando una mia concittadina“, dice a La Repubblica Mario Fabrizio Fracassi, sindaco leghista di Pavia che nei giorni scorsi ha richiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che venga concessa la cittadinanza a Danielle Frédérique Madam, un’atleta nata in Camerun, ma italiana a tutti gli effetti da ormai 16 anni, che recentemente è stata insultata sul posto di lavoro proprio per via delle sue origini.
Danielle è un’atleta impegnata del lancio del peso. Come spiega Huffington Post, vive nel nostro paese da quando, all’età di 7 anni, è fuggita dal Camerun insieme alla mamma e al fratello dopo l’omicidio del padre. Studia e si allena a Pavia da anni, e sogna di poter gareggiare per la nazionale italiana. Secondo le leggi del nostro paese, però, prima di poter ottenere la cittadinanza, Danielle dovrebbe aspettare non meno di 10 anni.  Da qui la decisione del sindaco di intervenire per accelerare i tempi.
Fracassi spiega di aver incontrato la ragazza casualmente qualche giorno fa: “mi ha fermato chiedendomi se ero il sindaco. E mi dice, ‘non so se lei è a conoscenza di quanto è accaduto…’. Le ho risposto di non preoccuparsi, che ce ne stavamo già occupando da tempo“. La Giunta, infatti, si era già mossa per cercare un incontro con il Presidente del Coni Giovanni Malagò. Poi, la decisione del sindaco di scrivere al Capo dello Stato. “Ieri l’ho fatta chiamare per fare un salto nel mio ufficio, volevo che leggesse la mia lettera a Mattarella ed era molto emozionata. Basta guardarla negli occhi per capire molte cose“.
In quegli occhi, il sindaco dice di aver visto “una brava persona, orgogliosa, con voglia di fare, che studia, lavora e si allena“. La sua speranza, ora, è di poterla premiare presto per i meriti sportivi che Madame riuscirà a dimostrare. La ragazza ha la stessa età della figlia di Fracassi, una ragione in più, per il primo cittadino, per sentirla vicina. “L’ho consigliata di non guardare i social, di andare avanti, purtroppo oggi l’imbecille va lì spara la sua e per alcuni diventa un eroe“, ha detto.
Nessuna informazione, invece per quanto riguarda l’uomo che ha insultato Madame nei giorni scorsi. Un comportamento che Fracassi definisce “da bestia“, prima di affermare che, dal suo punto di vista, nel nostro paese non ci sia – aldilà di qualche episodio isolato – un clima pesante nei confronti degli stranieri: “Penso solo che ci siano delle regole che vadano rispettate. Ma non siamo razzisti“.
Fracassi spiega poi di essere convinto che la Lega non abbia alcun tipo di atteggiamento di chiusura o di ostilità nei confronti di chi arriva in Italia da paesi più poveri. A confermarlo ci sono le posizioni dei consiglieri e degli assessori leghisti di Pavia, che concordano con la sua scelta, così come avvenne – racconta ancora – “quando riconobbi la cittadinanza onoraria a Liliana Segre“. Fracassi rivendica il suo operato, da primo cittadino di Pavia, in aiuto dei più bisognosi “che siano di altro colore politico o di pelle“. La cosa fondamentale, per lui, è che tutti mantengano comportamenti civili, dal momento che purtroppo “gli idioti sono trasversali“.
Intanto, per la cittadinanza di Madam la Giunta è in attesa di una risposta dal Quirinale. La procedura da seguire è lunga e complessa, ma il Primo Cittadino di Pavia si dice convinto che, anche grazie alla visibilità data alla notizia dagli organi di stampa, il Presidente Mattarella verrà presto a conoscenza della situazione e interverrà per aiutare la ragazza.
Lorenzo Palmisciano
Fonte: La Repubblica, Huffington Post
Impostazioni privacy