Una quindicenne a Milano voleva uccidere i propri genitori “Meglio accoltellarli o avvelenarli?”

Una famiglia normale, come tante altre e una ragazza all’apparenza non problematica.

 

E’ una quindicenne come tante altre, con una famiglia normale e nessun precedente di violenza, la ragazza protagonista di un incredibile caso di cronaca che, secondo gli inquirenti, poteva degenerare in un duplice omicidio. E’ successo a Bassano del Grappa, in provincia Vicenza, dove un ragazzo ha raccontato alla Polizia tutto ciò che stava accadendo su un gruppo privato formato online. Infatti – riferisce Il Corriere della Sera – la quindicenne avrebbe progettato l’omicidio  su una chat di Snapchat, applicazione molto popolare tra i ragazzi.  La ragazza, figlia unica, avrebbe iniziato a parlare dell’imminente omicidio dei genitori durante il lockdown. La denuncia e le successive indagini risalgono a luglio quando gli agenti di Polizia di Bassano del Grappa hanno ritenuto possibile che la ragazza mettesse in atto il suo proposito.

Interrogata dal Tribunale dei minori di Venezia, l’adolescente ha affermato che si trattava soltanto di una  messa in scena: “Era tutto uno scherzo, non li ucciderei mai”. Ma secondo  gli psicologi che hanno letto le chat incriminate, la ragazza era pronta ad uccidere. Un caso preoccupante che riporta sicuramente alla memoria un recente duplice delitto avvenuto a Lecce in cui l’assassino aveva lasciato trapelare su Facebook le sue intenzioni prima ancora di compiere il gesto. Per fortuna, almeno in questo caso, la quindicenne non ha portato avanti il suo progetto di omicidio. Fanpage riferisce che la ragazza avrebbe anche tentato di coinvolgere il suo fidanzato nel piano. Tre le opzioni che la ragazza vagliava per liberarsi di madre e padre: accoltellamento, avvelenamento o strangolamento. I genitori, informati dalla Polizia della vicenda, si dicono sconvolti dall’accaduto: “Non abbiamo mai sospettato qualcosa di così terribile”. La giovane ora è tornata a scuola, in attesa di ulteriori accertamenti sul caso. In famiglia, secondo i genitori della quindicenne, c’erano state alcune liti ma nessun episodio particolarmente drammatico o eclatante che potesse far sospettare nulla riguardo un piano tanto violento. Non è da escludere la possibilità che la ragazza non si sia resa completamente conto della gravità delle sue affermazioni e che abbia scritto parole così gravi con estrema leggerezza, senza immaginare le conseguenze e il peso delle sue dichiarazioni fin quando le forze dell’ordine non hanno bussato alla sua porta.

Manfredi Falcetta

Fonte: Corriere della Sera, Fanpage

Impostazioni privacy