Dpcm ottobre: ora deciderà tutto Conte, tolto potere ai governatori regionali

In arrivo a breve il nuovo Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri con tutte le nuovo misure anti Covid per arrestare l’ascesa dei contagi.

Nuova stretta del Governo per quanto riguarda le misure anti Covid. Martedì 6 ottobre il Ministro della Salute Roberto Speranza – spiega il Corriere della Sera – riferirà alle Camere i contenuti del nuovo Dpcm che avrà validità a partire da giovedì 8. E nella medesima giornata sarà annunciata ufficialmente la richiesta per la proroga dello Stato di Emergenza fino al 31 gennaio. Proroga che – ricordiamo – consentirebbe sia al Premier Giuseppe Conte sia al Commissario straordinario Domenico Arcuri di agire celermente in caso di nuovi focolai o di un aumento importante di casi. In Stato di Emergenza, infatti, il Presidente del Consiglio è autorizzato a legiferare attraverso Dpcm senza previa approvazione parlamentare mentre il Commissario straordianrio è autorizzato ad acquistare il materiale necessario saltando i bandi di gara pubblici.

Che cosa prevede il nuovo Dpcm di Ottobre? Il Governo ha deciso la strada del confronto con le Regioni per stabilire quali dovranno essere le imposizioni. Tuttavia – come durante la fase uno dell’Emergenza Covid – le Regioni potrenno solo inasprire e mai “alleggerire” i divieti provenienti da Palazzo Chigi, a prescindere dalla situazione territoriale. Meno autonomia decisionale, pertanto, ai governatori regionali, rispetto alla situazione attuale.Tornerà l’obbligo d’indossare la mascherina anche all’aperto in tutto il territorio nazionale. Feste e cerimonie a numero chiuso: massimo 200 persone. Sarà vietato ballare – anche ai matrimoni – e sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina laddove non sia possibile attuare il distanziamento di almeno 1 metro gli uni dagli altri. Obbligo che sarà applicato anche a cinema e teatri. Limite di mille persone, invece, quello previsto per le manifestazioni e gli spettacoli all’aperto dove, comunque, si dovrà mantenere la distanza di almeno 1 metro. Affinché le regole vengano rispettate il Viminale ha deciso d’impiegare anche i militari dell’operazione Strade Sicure per effettuare controlli. Ciò che più sta facendo discutere è la chiusura anticipata alle ore 23 per bar e ristoranti la quale potrebbe mettere ulteriormente in ginocchio uno dei settori più fortemente penalizzato dai mesi di lockdown e dalle  restrizioni. Una chiusura anticipata per molti potrebbe significare la chiusura definitiva dell’attività. Di questo, infatti, il Governo vuole discuterne con i governatori regionali. Anche se il nuovo Dpcm stabilisce che, in ogni caso, non saranno ammesse deroghe su base territoriale.

Per quanto riguarda la situazione di aerei, navi e treni – riporta Il Messaggero – resteranno le misure di sicurezza vigenti;  mentre il trasporto pubblico locale tornerà a viaggiare con il limite dell’80% della capienza in tutto il Paese. Il ministro Speranza, unitamente al Comitato tecnico scientifico,  sta spingendo per un aggiornamento della lista dei Paesi a rischio. Molto probabilmente dentro la lista permarranno Spagna e Francia mentre potrebbe essere depennata la Grecia visto il notevole calo dei casi di Covid.

Samanta Airoldi

Fonte: Corriere della Sera, Il Messaggero

 

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