Leoluca Orlando ritiene che la scelta di chiudere la Sicilia ai migranti sia una follia

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si oppone all’ordinanza del governatore della Sicilia Nello Musumeci che prevede l’espulsione di tutti i migranti presenti sull’isola entro la mezzanotte del 24 agosto.

 

 

Nelle scorse ore il governatore della Sicilia ha osato ciò che nessuno prima di lui aveva ancora avuto l’ardire di fare: Nello Musumeci – dopo diverse richieste di aiuto al Governo – ha emesso un’ordinanza che prevede lo svuotamento di tutti gli hot spot e i centri di accoglienza dell’isola. pertanto, entro la mezzanotte del 24 agosto, tutti i migranti dovranno abbandonare la Sicilia. Dalla sua parte si è prontamente schierato il sindaco di messina, Cateno De Luca, che ha anche rincarato la dose invitando il governatore ad essere “tutti uniti contro Roma”. E sulla stessa lunghezza d’onda di Musumeci sembrano essere anche i sindaci di Lampedusa, Trapani e Augusta. Il primo cittadino di Lampedusa, Totò Martello, nei giorni scorsi ha anche inviato una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte per chiedergli di svuotare l’hot spot al collasso. Mentre i sindaci di Trapani e Augusta – in quota PD il primo e Cinque Stelle la seconda – hanno rifiutato lo sbarco del migranti a bordo della nave quarantena Aurelia dove ci sono almeno una ventina di casi accertati di persone positive al Covid.

Chi, invece, si oppone con fermezza all’ordinanza di Musumeci è Leoluca Orlando, sindaco di Palermo. Orlando – riferisce il Giornale di Sicilia – ha sostenuto che l’ordinanza di Musumeci non risolva il problema di una inadeguata prevenzione sanitaria ma, in compenso, alimenti la paura e l’intolleranza verso i migranti: “La Sicilia è la regione con il minor numero di tamponi effettuati in relazione alla popolazione. Vi è una debolezza complessiva nel sistema di prevenzione. Ed è paradossale additare la responsabilità dell’aumento dei casi ai migranti che sono invece più sottoposti ai controlli degli altri. Inoltre per loro è difficile, se non impossibile, venire a contatto con la popolazione locale”. Tuttavia, in più di un caso, alcuni migranti sono fuggiti dalle strutture in cui dovevano effettuare la quarantena mettendo così a rischio la salute di tutti: abitanti e turisti. Come è anche vero che ci sono state situazioni in cui migranti risultati negativi ai tamponi eseguiti in Sicilia sono poi risultati positivi ai test eseguiti in altre regioni.

Intanto, dopo che il Viminale ha ribadito che le Regioni non hanno competenza in materia d’immigrazione bollando, quindi, come non valida l’ordinanza di Nello Musumeci, il governatore siculo – riporta la Repubblica – ha puntualizzato: “Sappiamo che le Regioni non hanno competenza in materia di migranti ma io mi sto occupando di Sanità. Aspetteremo fino a mezzanotte. Poi se i soggetti chiamati a dare attuazione non lo faranno, allora a noi resterà solo una strada: rivolgerci alla magistratura”.

Samanta Airoldi

Fonte: Giornale di Sicilia, Repubblica

 

 

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