Arianna Virgolino, mandata via per un tatuaggio che non c’era più, tutti contro la Polizia

La storia dell’agente Arianna Virgolino, espulsa dalla polizia per un tatuaggio, approda sui social. E molte persone sono dalla sua parte.

 

La storia di Arianna Virgolino, l’agente di 31 anni licenziata dalla Polizia di Stato per demeriti estetici, è approdata sui social network dove tantissime persone stanno dimostrando il loro sostegno verso l’ex agente che ha anche valutato di fare ricorso alla Corte europea pur di poter tornare a fare il suo lavoro. L’entusiasmo e l’amore per la sua professione Arianna lo dimostrava anche attraverso post sui social network. Tra i tanti pubblicati, in uno su Instagram, ricordava l’inizio del suo incarico presso la sua squadra. Tempi lontani ormai.  Dopo la sospensione Arianna  si è adattata a fare un altro lavoro, per riuscire a  pagare le spese legali. E il popolo dei social è tutto dalla sua parte, senza distinzione di colore politico.

 

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Sapere che tutto questo comunque finirà… sapere che presto qualcuno di ormai #fondamentale nella mia vita, andrà via da qua… Eppure vivere e viverci ogni istante al 1000% senza timore di sentire poi ancora di più il vuoto. Ebbene sì, questa è la mia prima #assegnazione , questa è comunque parte della mia #famiglia , qua c’è la mia primissima #SQUADRA, la #5ªsquadra che terró nel mio #♥️ #persempre Non sapevo dove sarei finita, scegliendo te #sottosezioneautostradaleguardamiglio ma so solo che #nonpotevoaveredimeglio partendo da un comandante eccezionale finendo, non per ordine di importanza, alle nostre fantastiche cuoche. GRAZIE A TUTTI PER LA SCORSA NOTTE 😂😂😂 (VOI sapete già) 🤪 #vivogliobene #poliziadistato #colleganza🔝 #polstrada #centauri #fratellididivisa #viterreisempreconme #autostradadelsole #a1 #guardamiglio

Un post condiviso da Arianna Virgolino (@aryvirgo_1088) in data:

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui esprime solidarietà verso l’ex poliziotta: “Un poliziotto dovrebbe essere giudicato in base alle sue qualità e alla sua professionalità: forza Arianna, siamo con te!”. 

https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/videos/901526157000880/

 

A schierarsi con la ragazza anche l’avvocato  Cathy La Torre  in attivista per i diritti LGBT – sempre tramite Facebook – protesta contro la decisione del Consiglio di Stato: “E’ stata sospesa non per aver preso bustarelle, non per aver messo le mani addosso a qualcuno, non per razzismo bensì per un piccolo tatuaggio fatto a 18 anni come regalo per il compleanno. Vergognoso pensare che un agente possa perdere il lavoro per un tatuaggio”.

Anche sotto questo secondo post è evidente l’appoggio che le persone mostrano per l’ex poliziotto: “E’ un’idiozia, pensare che il tatuaggio neppure si vede più”, scrive qualcuno: “In Italia guardano solo il lato estetico invece che le abilità di una persona”, scrive qualcun altro. Una storia talmente incredibile quella di Arianna Virgolino da riuscire ad unire perfino il popolo dei social, spesso in costante conflitto.

 

https://www.facebook.com/cathylatorrebologna/posts/1426988964167579

 

 

Fonte: Arianna Virgolino Instagram, Giorgia Meloni Facebook, Cathy, Cathy La Torre Facebook

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