Ponte Morandi: “Chi ha sbagliato pagherà”, ripete Conte dopo due anni dalla tragedia

In occasione della giornata in ricordo delle vittime del Ponte Morandi, il premier Giuseppe Conte rinnova il suo impegno per migliorare la sicurezza della rete stradale.

 

Il premier Giuseppe Conte ha partecipato alla cerimonia per ricordare le vittime del crollo del Ponte Morandi che occorre proprio a pochi giorni dall’inaugurazione della nuova struttura, fondamentale per la rete stradale ligure. In occasione di questo giorno di raccoglimento, il Presidente del Consiglio ha voluto rinnovare le promesse dello Stato di effettuare maggiori controlli sulle reti stradali per far sì che nessuno debba più morire in un modo così assurdo: “L’impegno del Governo va in questa direzione: garantire maggiori controlli e misure di sicurezza rigide che dovranno far si che tragedie come quella del 14 agosto 2018 non si ripetano mai più”. Secondo Conte, la partecipazione dello Stato nella gestione del nuovo ponte Morandi dovrebbe essere una garanzia in merito: “L’entrata dello Stato in Autostrade sarà una garanzia per assicurare non solo maggiore sicurezza alla struttura ma anche tariffe più eque che permettano ai cittadini di usufruire del ponte con facilità”, assicura il Premier – riporta La Stampa.

Il drammatico crollo avvenuto ormai due anni fa alle 11:36 del 14 agosto – ricorda Sky TG24 – costò la vita a 43 persone e stravolse Genova. Al momento nessuno ha ancora pagato per quanto accaduto nonostante le perizie abbiano evidenziato che con una manutenzione migliore il ponte non sarebbe crollato: “I responsabili pagheranno. Non posso fare promesse a chi ha perso dei cari nella tragedia ma la magistratura sta lavorando a ritmo serrato. Gli accordi con gli attuali gestori di Autostrade non li sollevano da nessun tipo di responsabilità riguardo il crollo, qualora ne avessero” – ha detto Conte insistendo sul fatto che i responsabili dietro il crollo del Ponte Morandi non resteranno impuniti. Ai microfoni dei cronisti ha anche voluto guardare al futuro della rete stradale ligure: “Il nuovo ponte di Genova è un esempio perfetto di un progetto realizzato e ideato con rapidità. Nonostante le dure trattative per affidare la gestione della struttura. Dobbiamo prenderlo come esempio per la costruzione di strutture efficienti senza infiltrazioni malavitose”.  Non si è invece voluto sbilanciare riguardo la scadenza del termine per l’accordo con Atlantia, la società dei Benetton a cui dovrebbe essere affidata una quota della gestione del ponte – nonostante le proteste degli alleati di governo pentastellati: “E’ una trattativa difficile, se avessi potuto chiuderla prima lo avrei fatto senza esitazioni. Comunque, gli impegni presi saranno rispettati”. 

Fonte: La Stampa, SkyTG24

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