“Siete dei miserabili”, dice Fiorella Mannoia alla Lega di Matteo Salvini

Nuovo scambio di battute tra Fiorella Mannoia e la Lega di Matteo Salvini. Non è la prima volta che la cantante prende posizione contro il politico e, questo giro, l’occasione di scontro è stato un post satirico condiviso dal Partito.

Riccia, grintosa e dai capelli rossi: Fiorella Mannoia è una delle cantanti più apprezzate in Italia. Merito della sua musica, delle sue parole e delle sue esperienze artistiche che l’hanno portata davanti agli schermi e sui palchi di tutta Italia. Musicista, grandissima interprete, cantautrice, la Mannoia è anche molto impegnata nel sociale e in politica. Schierata e non indifferente ai fatti di cronaca, la cantautrice si ritrova più volte sulle prime pagine dei giornali. Non a caso, oggi a parlare di lei sono i grandi quotidiani, come Repubblica; ma non per la sua musica. Al centro delle cronache, un tweet della cantante che non è passato inosservato al mondo del web. Fiorella Mannoia ha rilanciato infatti un post della Lega, che il 31 luglio aveva pubblicato un videomontaggio tra un intervento del Premier Conte e altri politici e le immagini del Titanic che affonda, immagine tratta dal celebre film cult di James Cameron. “Fin dove può arrivare la bassezza umana. Questa era una manifestazione a favore della disabilità. Quando si dice miserabili”, ha twittato Fiorella. Ed in rete è esplosa la polemica.

Non è questa, del resto, la prima occasione di scontro tra la cantante e la Lega di Matteo Salvini e del resto l’artista non ha mai nascosto di sostenere la sinistra, né la sua ostilità alla destra. Era lo scorso Festival di Sanremo quando una frase dell’allora conduttore Claudio Baglioni sui migranti scatenò una polemica destinata a proseguire durante tutte le serate della kermesse sonora. E ancora, la cantante si era detta sostenitrice del M5S per poi diventare sponsor ufficiale del partito di Nicola Fratoianni. Ultima polemica in ordine di tempo, quella sui fatti di Bibbiano quando Fiorella invitò a stare lontani da strumentalizzazioni.

Fonte: Repubblica, Fiorella Mannoia Twitter

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