La pandemia rafforza i vertici degli 007, ma anche stavolta l’opposizione ne era all’oscuro

Introdotta una modifica per la legge del 2007 sui servizi segreti italiani. Ora è possibile il rinnovo dei vertici dell’intelligence per altri 4 anni. 

La legge di riforma dell’intelligence italiana risale al 3 agosto 2007. Legge sottoposta recentemente a modifica. Approfittando infatti della pandemia, il Governo – scrive Il Corriere della Sera – ha deciso di rafforzare i vertici dell’intelligence, inserendo nell’ultimo decreto per l’emergenza Covid una modifica apposita. La modifica implica la possibilità di rinnovo dell’incarico per i vertici per altri quattro anni. La norma è stata inserita nel decreto pubblicato il 3 luglio scorso, che – si nota sul sito ministeriale – proroga lo stato di emergenza fino al prossimo 15 ottobre. La modifica potrebbe essere solo una mossa come tante, a cui Giuseppe Conte ci ha abituato durante questi mesi di reggenza. Se non fosse che alcuni membri del Copasir — il comitato di controllo sull’attività dell’intelligence — sostengono di essere stati tenuti all’oscuro delle mosse del Premier. Così come quasi nessuno era a conoscenza, né in maggioranza né all’opposizione, del prolungamento dello Stato d’emergenza fino al prossimo ottobre.

Quando quest’ultimo provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si scopre che contiene un’ulteriore norma. “Al fine di garantire anche nell’ambito dell’attuale stato di emergenza epidemiologica dal Covid-19, la piena continuità nella gestione operativa del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, alla legge 3 agosto 2007, n. 124, sono apportate le seguenti modificazioni“, si legge nella modifica del testo. Con il decreto, i vertici degli 007, il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, i capi delle due agenzie potranno ottenere il rinnovo dell’incarico e rimanere per altri quattro anni. La possibilità che ci fosse una modifica di legge era stata discussa all’interno del Cisr, il comitato interministeriale che si occupa di sicurezza con i titolari di Difesa, Interno, Economia, Giustizia e Sviluppo economico. Tuttavia, mai in questi giorni si era parlato di una riforma così strutturata. Cosa avrà spinto a questa decisione? Cosa sarà accaduto nella riunione ristretta tra i ministri? Quali motivi hanno indotto il governo a rivedere la politica sui Servizi adottata per anni? Non è dato sapere.

Fonte: Corriere

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