“Bisogna fermare i flussi dalla Tunisia, sono un pericolo”, dice il ministro Luciana Lamorgese

Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese riconosce il rischio sanitario legato alle fughe dei migranti sottoposti a quarantena e assicura l’aiuto del Governo alla Sicilia.

Lamorgese Di maio immigrazione 28/07/2020

Dopo un lungo silenzio, il Viminale ammette l’esistenza di un  pericolo sanitario correlato al flusso migratorio in arrivo dal Nord Africa. In particolare, per il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, l’immigrazione dalla Tunisia costituisce un rischio. Scienziati dalla Francia – altro Paese meta dei migranti che attraversano l’Europa – e cronisti residenti in Nord Africa mettono in guardia l’Italia da mesi riguardo il serio pericolo che il Coronavirus torni in Europa passando per le rotte migratorie. Il Viminale torna a farsi  dopo gli appelli lanciati dal sindaco di Pozzallo Roberto Ammattuna – secondo cui la popolazione spaventata dal contagio esce di casa il meno possibile – e più recentemente dal sindaco di Lampedusa Totò Martello che aveva pure dichiarato di essere pronto a dichiarare lo Stato di Emergenza in caso di mancato intervento del Governo. Il governatore della Sicilia Nello Musmeci era arrivato ad affermare: “La Sicilia è stata abbandonata a se stessa”, ricorda Il Corriere della Sera.

Il ministro Lamorgese ha espresso preoccupazione per l’immigrazione che arriva dalla Tunisia: “I flussi migratori quest’anno sono più difficili da gestire a causa dell’emergenza sanitaria. Il problema è aggravato dai migranti, soprattutto tunisini, che provano a violare la quarantena obbligatoria”. A differenza della Libia dilaniata dalla guerra civile, la Tunisia è una nazione con un Governo che opera regolarmente, con cui il Viminale avrebbe già preso contatti per arginare il problema: “In Tunisia c’è una crisi economica che spinge la gente a scappare. Ho preso accordi con il primo ministro Kais Said ed il Ministro dell’Interno Hichem Mechichi con l’intento di trovare una soluzione assieme”.  Lamorgese ha anche assicurato al governatore Musmeci che il sovraffollamento causato dall’immigrazione in Sicilia sarà gestito dal Governo.

Anche il capo della Farnesina Luigi Di Maio si è impegnato ad intervenire  per limitare gli arrivi dalla Tunisia che non viene considerata una nazione  rischio e che quindi può essere meta di rimpatri – riporta Agi: “Deve essere chiaro che per noi la Tunisia è un Paese sicuro. Per questo, chi arriva da lì deve essere rimpatriato. Inoltre, è inaccettabile che chi viene accolto nei centri appositi tenti la fuga aggravando il rischio sanitario”. Infatti, proprio in queste ore le autorità di Caltanissetta sono impegnate nella ricerca di 44 migranti fuggiti dal centro di accoglienza Cara di Pian del Lago. E’ soltanto l’ultimo grave episodio di una serie di fughe e sbarchi fantasma. Dopo quasi tre mesi di quarantena, le autorità locali sono molto preoccupate che la nascita di nuovi ipotetici focolai possa causare gravissimi danni al settore turistico – già in crisi – e peggiorare la crisi economica che tutta l’Italia sta attraversando.

Fonte: Il Corriere della Sera, Agi

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