Basta privilegi, disse il M5S. Ma qualcosa succede in aeroporto e la Azzolina deve delle spiegazioni

Polemica sui social tra il leader di Azione Carlo Calenda e il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina accusata di aver saltato la fila in aeroporto.

Ennesimo scontro social tra politici. Dopo l’acceso scambio tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il Governatore della Sardegna Christian Solinas questa volta tocca al leader di Azione Carlo Calenda e al capo del dicastero dell’Istruzione, la grillina Lucia Azzolina. Quest’ultima è stata accusata da Calenda di aver sfruttato il suo ruolo istituzionale per saltare la fila al check-in durante l’imbarco in aeroporto. Ciò sarebbe avvenuto proprio sotto gli occhi increduli di Calenda – riferisce Open. Secondo il numero uno di Azione, il ministro Azzolina avrebbe superato lui e gli altri passeggeri in attesa dei controlli per l’imbarco per salire a bordo per prima. Il fatto, avvenuto la sera del 12 luglio  è stato immediatamente riportato dal politico sul suo profilo Twitter: “Sono stato al governo per 5 anni e non mi sono mai permesso di saltare fila e controlli come ha fatto stasera il ministro Lucia Azzolina”.

 

Il Ministro dell’Istruzione ha immediatamente risposto– sempre via social – esponendo la sua versione dei fatti: “Attacco ridicolo. Volo con compagnie low cost e non ho mai saltato un check in anche perché è impossibile” – scrive il ministro Pentastellato, spiegando che a farla salire per prima sull’aereo sarebbero stati i membri della sua scorta. Tra i commenti, una ragazza ha sostenuto di essere stata sullo stesso volo e ha confermato che il ministro non ha ricevuto un trattamento privilegiato e che si trovava assieme alla scorta. Una spiegazione piuttosto sensata che però non è stata digerita da Calenda che – riferisce Il Tempo – ha continuato la polemica: “Se il problema è la sicurezza, puoi fare la fila con la scorta vicino o salire per ultima assieme a loro. Lascia che ti faccia notare un comportamento che il tuo partito ha rinfacciato per anni ai politici italiani”. La gravità del gesto, infatti, secondo Calenda, sarebbe accentuata dal fatto che il  Movimento Cinque Stelle ha fatto per anni della critica ai cosiddetti “privilegi di casta” la sua bandiera

 

Fonte: Open, Il Tempo, Carlo Calenda Twitter, Lucia Azzolina Twitter

 

Impostazioni privacy