Coronavirus: 12 morti in un giorno ma il Premier Conte vuole prorogare lo Stato di Emergenza

Il Governo sta valutando in queste ore se prorogare lo Stato di Emergenza Covid fino al 31 dicembre. Questo potrebbe comportare anche il prolungamento dello smartworking per molti lavoratori.

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi scendono a 13.428, segnano una decrescita di 31 persone. Nelle ultime ventiquattro ore 12 morti che portano il totale a 34.938. Il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 194.273, con un incremento di 295 unità. I pazienti ricoverati scendono a 844, -27 rispetto a ieri. nelle terapie intensive 65 assistiti, -4 rispetto a ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 242.639, +276 rispetto a ieri.

Il Premier Conte pronto a prorogare lo stato di emergenza

Il 31 gennaio il Governo ha dichiarato lo Stato di emergenza Covid il quale dovrebbe terminare il 31 luglio. Tuttavia – riferisce La Stampa – in queste ore si sta valutando se prolungarlo fino al 31 dicembre. Decisione motivata soprattutto dai nuovi focolai sorti in seguito alla fine del lockdown. Anche se in Italia la situazione sta migliorando, tuttavia, ora il rischio arriva soprattutto da chi proviene da Paesi che si trovano ancora nel pieno dell’emergenza. Il Premier Giuseppe Conte e il Ministro della Salute Roberto Speranza sarebbero già al lavoro per la proroga. Il Primo Ministro – in visita a Venezia per la conferenza stampa sul  Mose – ha tenuto a precisare che si tratta di una decisione collegiale, da prendere in Consiglio dei ministri anche se ha lasciato intendere che, con ogni probabilità, lo Stato di Emergenza verrà prorogato.

Ma che cosa comporterebbe prolungare di altri 5 mesi lo stato di emergenza? Una delle conseguenza della proroga – spiega Fanpage – sarà consentire al Governo di prendere decisioni rapide e di varare misure urgenti come i Dpcm senza passare per il Parlamento. Palazzo Chigi potrà continuare ad emanare provvedimenti relativi all’emergenza in deroga alle norme vigenti,.anche in caso di misure limitanti per la libertà individuale come il lockdown. Anche la Protezione Civile potrebbe continuare ad acquistare le mascherine e altri dispositivi senza ricorrere alle classiche procedure di gare che rallenterebbero i tempi. Rallentamenti che potrebbero compromettere la ripartenza in sicurezza delle scuole, di cui si occuperà  il commissario Domenico Arcuri, preposto proprio all’acquisto dei dispositivi di sicurezza.  La proroga potrebbe avrà conseguenze anche per milioni di lavoratori i quali potrebbero dover continuare con la modalità smartworking.
A spingere verso un ulteriore prolungamento anche il Comitato tecnico scientifico il quale teme una seconda ondata e, dunque, ritiene indispensabile che il Governo possa agire prontamente – attraverso i Dpcm – per contenere sul nascere nuovi eventuali focolai.

La possibilità di prorogare lo Stato di Emergenza non ha incontrato il favore né dell’Opposizione né di alcuni esponenti di Governo che pretendono che il Premier vada a riferire in Aula. Dai banchi del PD si è alzata la voce del deputato Stefano Ceccanti il quale – riporta AGI – ha sostenuto: “Se l’Esecutivo ha questo orientamento avrà solide motivazioni. Dunque ci attendiamo che venga e riferire preventivamente le sue ragioni”. Identica la posizione di Italia Viva che ritiene sia un dovere del Presidente del Consiglio recarsi in Parlamento per confrontarsi sulle regioni e sulle modalità. Dall’Opposizione invece si è fatta sentire la capogruppo di Forza Italia in Senato Anna Maria Bernini: “Se è Stato di Emergenza significa chiudere in casa gli italiani e tenere i porti aperti ad un’immigrazione senza regole, allora tanto vale abolirlo subito e non prorogarlo”.

Fonte: La Stampa, Fanpage, AGI, Ministero della Salute

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