Terni, 15 e 16 anni, amici: si drogano insieme e muoiono la stessa notte. Volevano imitare i loro idoli

Due minorenni sono morti a Terni dopo aver assunto un mix di droghe. Il pusher ora si dice devastato per il dolore causato alle famiglie.

 

Si chiamavano Flavio e Gianluca, avevano 15 e 16 anni ed erano entrambi residenti a Terni. Questo il ritratto dei due ragazzi  ritrovati morti la mattina del 7 luglio. La causa , probabilmente, è stato il mix di droghe che, nonostante la giovane età, i ragazzini erano riusciti a procurarsi.  Nella nottata tra il 6 ed il 7 luglio – riferisce Fanpage – hanno iniziato a dare segni di malessere. Uno dei ragazzi che si trovavano con loro ha riferito che uno dei due giovani avrebbe perfino dato di stomaco. Ma nessuno in quel momento ha pensato di chiamare aiuto. Poi, la mattina del 7 i genitori  li hanno trovati morti. Adesso, sarà l’esame tossicologico a determinare se oltre al metadone i giovani avevano assunto altre sostanze e in quali quantità. “Stiamo aspettando gli esiti del test per stabilire che cosa hanno preso le vittime” – ha detto Alberto Liguori, procuratore della Repubblica di Terni – “Nel frattempo, grazie alla testimonianza di alcuni ragazzi, abbiamo individuato il pusher”.

E’ stato un uomo di 41 anni a vendere a Flavio e Gianluca gli stupefacenti. L’uomo ha affermato di aver venduto loro del metadone per un totale di 15 euro – riferisce La Repubblica – che forse il tossicodipendente intendeva spendere per acquistare altra droga. Lo stesso pusher si è detto devastato dalla tragedia: “Il mio assistito ha ammesso tutto. E’ una persona distrutta, il suo pensiero va alle famiglie dei due ragazzi”, ha dichiarato Massimo Carignani, legale del sospetto il cui arresto è stato già convalidato. Secondo gli inquirenti non è da escludere l’ipotesi che Gianluca e Flavio possano aver mischiato più sostanze. “Cercavano la codeina, una sostanza che si prende con le bibite gassate e che si vede nei video dei rapper. Volevano fare un po’ i ganzi, è normale quando sei giovane” – ha dichiarato un ragazzo interrogato dai giornalisti. Il cosiddetto “purple drank” – riferisce Il Messaggero – è una droga molto diffusa tra i giovani, resa famosa dai video di alcuni rapper italiani ed americani nonostante siano i musicisti per primi a sconsigliare ai ragazzi di imitarli.

Flavio e Gianluca erano due giovani normali, come ce ne sono tanti a Terni – hanno raccontato i membri della comunità locale sotto shock – bravi ragazzi che non sembravano avere nulla a che fare con il mondo delle droghe: “Flavio leggeva sempre, amava il rugby, era una promessa nello sport” – ricorda il padre della vittima più giovane – “Con Gianluca c’era una profonda amicizia: stava più a cena da lui che a casa sua”. Il sindaco Leonardo Latini ha proclamato una giornata di lutto mentre il tenente colonnello Stefano Verlengia dell’Arma di Terni ha invitato i suoi concittadini a riflettere: “Quando succede una tragedia come questa, nessuno è esente da responsabilità. Tutti noi nella comunità abbiamo sbagliato qualcosa nello spiegare ai ragazzi la pericolosità delle sostanze stupefacenti”. 

Fonte: Il Messaggero, Fanpage, Repubblica

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