Coronavirus, Bocelli: “Non è normale aver paura come fosse la lebbra”

Il cantante Andrea Bocelli, guarito dal Coronavirus, si dichiara perplesso sull’allarmismo – a suo dire eccessivo – che ancora c’è tra la popolazione.

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Il Coronavirus non ha risparmiato i personaggi noti. Qualche mese fa fu la volta del giornalista Nicola Porro che – attraverso una diretta – informò di essere risultato positivo al Covid 19. Più discreto, invece, il cantante Andrea Bocelli che – spiega la Repubblica – ha dato la notizia ai suoi fans solo a guarigione già avvenuta. Il tenore ha contratto l’infezione virale lo scorso 10 marzo. E’ stato uno dei tantissimi casi in cui il virus si è manifestato con sintomi molto lievi. Come lui anche la moglie e i due figli hanno contratto il Covid 19 in forma lieve e sono guariti. Intervistato dai giornalisti fuori dall’ospedale, Bocelli si è mostrato sereno. Anche se qualcosa che lo preoccupa c’è: l’allarmismo – a suo dire eccessivo – di cui ancora gran parte della popolazione è preda nonostante il progressivo calo dei contagi registrato, quotidianamente, dalla Protezione Civile. “C’è stato un momento complicatissimo ma ora non è più così. Ora la situazione è assolutamente normale. Ciò che non è normale è il comportamento di coloro che ancora oggi temono questo virus come la lebbra”. Il cantante sottolinea anche che ora la vera preoccupazione è quella per le tante attività commerciali e ristorative che faticano a riprendere. Infatti, solo a Roma, il 18 maggio circa 1800 commercianti e ristoratori hanno protestato in quanto, senza aiuti da parte del Governo, non è stato per loro possibile rialzare la saracinesca nonostante la fine del lockdown.

Bocelli, seppur con l’umiltà di chi sa di non avere sufficienti competenze mediche e scientifiche, ha sostenuto che, a suo avviso, ora il livello di paura è diventato eccessivo in quanto, rispetto al principio, ora si hanno più informazioni sul Coronavirus. “Il fatto che un virus che appartiene alla famiglia dei virus che portano l’influenza possa mettere in ginocchio un mondo intero è una cosa che ancora oggi faccio fatica a metabolizzare”. Ha puntualizzato anche che i numeri forniti sono contrastanti e che su questo sarebbe necessario fare opportune valutazioni.

Il cantante ha, inoltre, fatto sapere – attraverso la sua pagina Facebook – che sia lui sia sua moglie hanno donato il plasma che ha già salvato diversi pazienti, in particolare a Pavia e Mantova.

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Fonte: Repubblica, Andrea Bocelli Facebook

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