“Volete riaprire? Le persone distanti almeno 4 metri” disse Conte. Ma alla fine si è arreso

Il Premier Giuseppe Conte aveva seguito ancora una volta il parere del comitato tecnico scientifico, che sosteneva una distanza tra i tavoli nei locali almeno di 4 metri. Una misura ritenuta inammissibile dai Presidenti delle Regioni. 

conte tavoli distanti 4 metri - Leggilo

Dopo l’ennesimo Dpcm e l’ennesimo discorso alla Nazione di Giuseppe Conte, è andato in scena anche l’ennesimo braccio di ferro tra il Governo e le Regioni sul tema delle riaperture. I governatori regionali hanno avuto la meglio: alla fine, l’esecutivo ha ceduto alle pressioni dei Governatori decidendo di allegare le linee guida elaborate dalle Regioni. Secondo le proteste, il decreto stabilito da Conte non faceva riferimento al protocollo unitario firmato dalle Regioni. Solo al termine di un lungo braccio di ferro, informa La Stampa, è stato trovato l’accordo con la mediazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: il documento dei Presidenti delle regioni sarà allegato al Dpcm. Il punto di accordo, riporta Il Corriere della Sera, ha previsto un richiamo ai protocolli regionali. Le linee guida fissate dalle Regioni per le riaperture erano in qualche modo scomparse; a queste, erano state invece preferite quelle fissate dall’Inail e dal Comitato Tecnico-Scientifico, ben più rigide e considerate indigeribili dai Governatori. Inaccettabili, secondo i governatori, i 4 metri richiesti per ogni cliente da far rispettare all’interno dei locali. Tale distanza, infatti, ridurrebbe notevolmente l’affluenza nei bar e nei locali, causando una perdita di introiti che sarebbero quindi insufficienti a coprire almeno le spese richieste per aprire. Le regole di distanziamento non consentono una riapertura fattibile e sostenibile; inoltre, il distanziamento tra tavoli richiesto da Conte annullerebbe il senso stesso delle riaperture: far ripartire le attività, quindi l’economia.

Sulla questione si era già espresso il governatore del Veneto Luca Zaia che aveva chiesto, già giorni fa, dritte più sicure da Palazzo Chigi, indicazioni chiare e programmate che avrebbero permesso una riapertura organizzata delle attività. “Se il presidente del Consiglio vuole un consiglio, io farei un bel Dpcm per delegare le Regioni, a fronte della presentazione di un piano, alle riaperture”, aveva detto Zaia, informa Il Mattino. “Tavolo ogni 4 metri? Significa chiudere tutti i ristoranti”, aveva fatto notare il governatore veneto, secondo il quale “un conto è l’esercizio scientifico, un discorso è la vita reale che è un’altra cosa”. 

Fonte: Il Mattino, Corriere, La Stampa

Impostazioni privacy