Economia, altri 55 miliardi per imprese e famiglie: ma non si sa quando

Nel nuovo decreto a sostegno dell’economia – che avrebbe dovuto entrare in vigore ad Aprile, ma ormai slittato a Maggio, sono state annunciate nuove misure a sostegno di imprese e famiglie. Ma i ritardi e le opposizioni tra le parti continuano a fare pressione sul Governo. 

gualtieri decreto ex aprile slitta - Leggilo

Nuova riunione in video conferenza fra il Premier Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e i capidelegazione di Cinque Stelle, Pd, Italia Viva e Leu. Tema dell’incontro, informa Askanews, la versione della maxi manovra da 55 miliardi per contrastare la crisi economica da Covid 19, manovra per cui il Parlamento questa settimana ha autorizzato il nuovo extradeficit. Cinquantacinque miliardi sembrano tanti, ma potrebbero non bastare per rispondere ad una crisi senza precedenti; alle migliaia e migliaia di lavoratori che vedono il futuro incerto come mai lo è stato prima; alle persone e alle famiglie bisognose di aiuto e di sussidi. Aiuti che, ad oggi, sono rimasti solo sulla carta. Se l’allarme sanitario sembra essere stato superato – anche se la Fase 2 potrebbe da un momento all’altro riaprire la partita – l’emergenza che si fa sempre più scottante viene dal mondo dell’economia. Un mondo paralizzato, che sa di non avere davanti a se tempi rosei. Tanto più la situazione sembra non essere delle migliori, quando le tensioni tra le parti politiche cominciano a farsi sentire. L’incontro non è stato una riunione risolutiva, anzi la tensione è stata altissima.

Secondo alcune fonti, riporta Il Messaggero, ci si sarebbe accorti di un errore di calcolo dell’Inps sui fondi per la Cig, fondi che ammontano a 14 miliardi: ne mancherebbero però 7. E mentre Luigi Di Maio chiede di ridurre le tasse, il resto del governo si divide su chi dovrà erogare il reddito di emergenza: Inps o comuni? Distanze anche sul possibile ingresso dello Stato nelle grandi imprese. Italia Viva, in particolar modo, si oppone alla misura annunciata da Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. La grillina, informa l’Ansa, ha annunciato che il Reddito d’emergenza sarà temporaneo e durerà per due o tre mesi. Con una platea di 1 milione di famiglie, la spesa sarà tra 1,2 e 1,8 miliardi. Inoltre, sarà possibile integrare Rem e Reddito di cittadinanza, mentre per i lavoratori poveri, compresi gli autonomi, sara’ possibile sommare il piccolo sostegno che ricevono fino alla soglia del Rem. Uno strumento, secondo Renzi e PD, tutt’altro che emergenziale. Italia Viva sostiene invece un progetto definito “statalista”: ingresso dello Stato nel capitale di quelle aziende di medie dimensioni, con un’uscita dopo un tot di anni a un prezzo “scontato“, se l’imprenditore si è comportato bene.

L’obiettivo di Conte resta quello di portare il Decreto dopodomani in consiglio dei ministri. Eppure, molti tasselli ancora mancano per definire le condizioni della manovra di bilancio. Il Decreto avrebbe dovuto entrare in vigore ad Aprile ma, ormai, è slittato a Maggio dopo essere già stato rinviato più di una volta. La sensazione, infatti, è che dal Governo non si sappia come agire. Ritardi, incertezze, rimandi: alle tante domande dei cittadini, alla pressione dei lavoratori, Giuseppe Conte e la sua squadra sembrano rispondere così. Aumentando le incertezze, i dubbi, e garantendo cose che, di fatto, non vengono messe in pratica. Meno parole, più fatti. E i fatti, invece, sembrano essere nuove misure soltanto annunciate. Soldoni, quelli promessi agli italiani, che da qualche parte dovranno essere presi. Forse, dal Mes, sul quale proprio questa settimana dovrebbe concludersi la trattativa a Bruxelles.

L’accordo, di massima, è stato trovato sul riparto dei 55 miliardi di euro della maxi manovra di maggio. Per due giorni, il Ministro dell’Economia Gualtieri e quello del lavoro Catalfo, hanno limato insieme all’Inps i numeri del pacchetto lavoro, quello che comprende l’allungamento a 18 settimane della Cassa integrazione per l’emergenza Covid. Solo questa voce assorbirà 14 miliardi di euro. Ricapitolando, un altro negoziato complesso è stato quello con i Comuni che hanno ottenuto un finanziamento di 4 miliardi comprensivo dei fondi destinati alle Province. Il Reddito di emergenza, l’aiuto da 400 a 800 euro per chi non ha altri mezzi di sostentamento, sarà finanziato con 1,5 miliardi. Altri 800 milioni finanzieranno i congedi parentali. Altri 6-7 miliardi, serviranno per rinnovare il bonus da 600 euro per gli autonomi ad aprile e per portarlo a 1.000 euro a maggio seppur condizionato alla perdita di ricavi di almeno 1133% rispetto al bimestre precedente per chi ne farà richiesta. Il pacchetto “aiuti alle imprese” vale 10 miliardi: ci saranno finanziamenti a fondo perduto di 5 mila euro per le micro imprese, quelle fino a 9 dipendenti, oltre al rafforzamento degli sgravi sugli affitti e alla riduzione delle bollette elettriche. Sulle imprese, Gualtieri ha insistito perché gli aiuti alle imprese fossero concessi attraverso uno sconto sulle tasse maturate durante l’emergenza Coronavirus. Patuanelli invece, ha presentato un pacchetto di aiuti diversificato in base al fatturato. Altri 10 miliardi, poi, saranno destinati al pagamento dei debiti commerciali. C’è poi un pacchetto definito “ministeri”, definito dal Ministero della Salute e del Turismo. Il ministro Roberto Speranza aveva chiesto 4 miliardi per rafforzare il sistema sanitario anche attraverso l’assunzione di migliaia di infermieri e di medici. Ma ne ha ottenuti 3. E anche l’Italia chiede, forse neanche così tanto, aiuti da ogni parte. Ma non ne ha ottenuti ancora abbastanza.

Fonte: Giuseppe Conte Twitter, Askanews, Ansa, Messaggero

 

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