L’esame di maturità si farà in classe, con le mascherine, e ci saranno bocciature dice il Ministro

Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina fa chiarezza sull’esame di maturità 2020. Niente sei politico: si tornerà tra i banchi.

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La prova finale per i liceali impegnati nell’anno scolastico corrente, la cosiddetta “maturità” si svolgerà, come di consueto, presso gli istituti scolastici a partire dal 17 giugno. Sarà, tuttavia, una maturità diversa dagli altri anni: istituti scolastici quasi deserti, pochi studenti alla volta, niente gavettoni all’uscita. Circostanze singolari ma la salute viene prima di tutto. Lo ha spiegato il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina la quale – riporta Rainewsha chiarito alcuni dettagli in proposito. Ha specificato che sarà obbligatorio indossare la mascherina e che si presterà massima attenzione al distanziamento.  Gli studenti accederanno alle aule, opportunamente sanificate e si troveranno di fronte il presidente della commissione e i professori che li hanno seguiti nei cinque anni di superiori. Il Ministro – riferisce Huffington Post – ha precisato che la scelta di una commissione quasi esclusivamente composta da interni è stata fatta per aiutare i ragazzi dopo un lungo periodo di lezioni a distanza. “Date le circostanze che ci hanno portato lontano dalle aule per due mesi, è meglio che le valutazioni siano fatte da professori che conoscono gli studenti e il loro percorso”.

Ribadendo la sua vicinanza a professori e studenti, il numero uno del dicastero dell’Istruzione ha comunque ricordato che non si faranno sconti a nessuno. Come sempre sarà contemplata la bocciatura per gli studenti troppo carenti in più materie. Inoltre -riporta La Stampaniente sei politico, una notizia che sconforterà sicuramente chi sperava in una promozione agevolata. Non cambia dunque molto almeno, sul piano delle insufficienze. Il rischio di dover recuperare i cosiddetti debiti scolastici a settembre per tanti ragazzi e ragazze permane, così come quello di perdere un anno in base al giudizio dei professori.

Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, che alcuni paesi europei meno colpiti dal Covid-19 stanno già valutando, Azzolina difende le decisioni del governo: “Non ci sono le condizioni. A Settembre valuteremo attentamente la situazione, con un’occhio di riguardo per gli insegnanti precari”. 

Fonte: Huffington Post, La Stampa, RaiNews

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