Se muore un poliziotto non vedi nessuno ma vanno da una terrorista, dice Alessandro Pagano

Il parlamentare leghista Alessandro Pagano punta il dito contro la conversione all’Islam di Silvia Romano. L’ex presidente della Camera Laura Boldrini lo accusa di misoginia.

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Era il giorno della  festa della mamma quando Silvia Romano è atterrata in Italia dopo quasi due anni di lontananza da casa. Nel novembre del 2018, infatti, la cooperante 25enne era stata sequestrata in Kenya da tre uomini del gruppo terroristico Al Shabaab. Tante sono le polemiche nate in questi giorni circa la presunta somma spesa dallo Stato per liberarla. Ma molti  attaccano anche la nuova scelta religiosa della ragazza: Silvia si è presentata in Italia come Aisha, dichiarando di essersi convertita all’Islam. Molti sono stati i volti noti che hanno deciso di prendere la parola ed esprimere la propria disapprovazione. Un esempio è stato l’onorevole Vittorio Sgarbi che, in un post su Facebook, ha mosso parole molto dure nei confronti della ragazza. L’onorevole ha dichiarato che la giovane dovrebbe essere arrestata per concorso esterno in associazione terroristica: “O Silvia si pente o è complice dei terroristi”.

  • Ma quello di Vittorio Sgarbi non è stato un caso isolato. Anche Alessandro Pagano, parlamentare della Lega, durante la discussione alla Camera sul decreto Covid, ha definito Silvia Romano una “neo-terrorista”. Pagano riporta Tpi  – ha accusato il Governo di non aver partecipato al funerale del poliziotto morto di Coronavirus, mentre si sono tutti affrettati ad andare ad accogliere Silvia Romano al suo rientro in Italia. Questo il commento del deputato del Carroccio: “Sono tutti andati ad accogliere una neo-terrorista, perché questo è El Shabaab, sono andati ad accoglierla”. La sua affermazione ha provocato scalpore tra i presenti e sono subito arrivate le prime opposizioni: “È inammissibile che un deputato della Repubblica si esprima come ha fatto il leghista Alessandro Pagano in Aula, dando della ‘neo-terrorista’ a Silvia Romano, una ragazza appena liberata dopo 18 mesi in cui è stata ostaggio dei terroristi. Ha commentato l’ex Presidente della Camera  Laura Boldrini, mostrando a piena voce il proprio dissenso. Ma la ex Presidente della Camera non si è fermata qui e ha tirato fuori una tematica su cui si spende da tempo: la misoginia. Infatti ha proseguito:  “Il problema è che non si accetta che una giovane donna possa avere delle aspirazioni, che possa andare a fare un lavoro in altri Paesi, non si accetta la sua libertà. Quando si parla di uomini liberati e convertiti, le reazioni non sono assolutamente di questo tenore”.

Nel frattempo – riporta la Repubblica – sono arrivate le prime dichiarazioni di Silvia Romano, la quale nel giro di 72 ore è finita al centro dell’attenzione mediatica.  Minacce, insulti sui social e lettere minatorie hanno addirittura portato all’apertura di un indagine da parte dalla Procura di Milano e degli investigatori del Ros. La giovane cooperante, che forse presto potrebbe ripartire per l’Africa nonostante gli attacchi degli haters, si è dichiarata serena e felice semplicemente di essere tornata a casa. Mentre la madre ha freddamente commentato di non aver sentito nulla del dibattito intorno alla figlia perché a lei le questioni inerenti la Politica non interessano. 

 

Simona Contaldi

Fonte: Repubblica, Tpi, Agenzia Vista

 

 

 

 

 

 

 

 

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